A due anni dalla sentenza Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization, con cui la supermaggioranza conservatrice della Corte Suprema ha restituito agli Stati il potere di regolamentare l’aborto, gli Stati Uniti si caratterizzano per un panorama legislativo altamente differenziato, in cui l’accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva è legato alle preferenze politiche, con importanti ricadute in termini di eguaglianza. Il contributo si propone di indagare l’attuale quadro legislativo statale per individuare trend e pattern comuni sia negli Stati a guida repubblicana – molti dei quali hanno vietato l’aborto a partire dal concepimento –, che negli Stati a guida democratica, che hanno risposto alla sentenza della Corte Suprema ampliando l’accesso ai servizi abortivi e promulgando shield laws al fine di tutelare personale medico e pazienti. Tuttavia, non può ignorarsi che la battaglia dei movimenti pro-life si giochi ancora sul piano federale: entro l’estate del 2024 la Corte Suprema si pronuncerà in merito alla tutela degli aborti di emergenza attraverso l’Emergency Medical Treatment and Active Labor Act (EMTALA) e all’aborto farmacologico – che l’amministrazione Biden si è impegnata a difendere, tramite l’esercizio del potere esecutivo e dinanzi alle corti di giustizia, facendo dell’aborto uno dei temi chiave delle prossime elezioni presidenziali.
L'aborto negli Stati Uniti due anni dopo Dobbs v. Jackson Women's Health Organization: sviluppi, dinamiche e prospettive
Rachele Bizzari
2024-01-01
Abstract
A due anni dalla sentenza Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization, con cui la supermaggioranza conservatrice della Corte Suprema ha restituito agli Stati il potere di regolamentare l’aborto, gli Stati Uniti si caratterizzano per un panorama legislativo altamente differenziato, in cui l’accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva è legato alle preferenze politiche, con importanti ricadute in termini di eguaglianza. Il contributo si propone di indagare l’attuale quadro legislativo statale per individuare trend e pattern comuni sia negli Stati a guida repubblicana – molti dei quali hanno vietato l’aborto a partire dal concepimento –, che negli Stati a guida democratica, che hanno risposto alla sentenza della Corte Suprema ampliando l’accesso ai servizi abortivi e promulgando shield laws al fine di tutelare personale medico e pazienti. Tuttavia, non può ignorarsi che la battaglia dei movimenti pro-life si giochi ancora sul piano federale: entro l’estate del 2024 la Corte Suprema si pronuncerà in merito alla tutela degli aborti di emergenza attraverso l’Emergency Medical Treatment and Active Labor Act (EMTALA) e all’aborto farmacologico – che l’amministrazione Biden si è impegnata a difendere, tramite l’esercizio del potere esecutivo e dinanzi alle corti di giustizia, facendo dell’aborto uno dei temi chiave delle prossime elezioni presidenziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


