L’indagine è stata condotta su 50 allevamenti di ovini da latte in Toscana. Per la scelta del campione sono state identificate tutte le aziende presenti sul territorio regionale e le relative consistenze. Si è operato utilizzando le ricerche statistiche e le banche dati dei vari distretti ASL. Non sono state considerate le aziende con meno di 20 capi perché valutate marginali rispetto alla realtà regionale. La composizione del campione è stata scelta ripartendo in modo proporzionale il numero dei capi presenti in ciascuna provincia rispetto al totale e cercando di individuare in maniera rappresentativa le diverse realtà aziendali (dimensione e ubicazione). La decisione di operare una ripartizione provinciale per numero di capi piuttosto che di aziende è stata valutata più opportuna sulla base della presenza di allevamenti caratterizzati da un numero estremamente variabile di animali. Per l’indagine è stata elaborata una check list comprendente una serie di informazioni utili a definire le caratteristiche aziendali da proporre al campione selezionato. L’indagine effettuata ha evidenziato una certa difformità nelle tecniche di allevamento imputabile principalmente alle diverse dimensioni e ubicazione delle aziende, tuttavia in generale non sono emerse carenze delle strutture e del management tali da pregiudicare gravemente lo stato di benessere animale. Preservare gli animali in buono stato di salute è fondamentale per la tutela del benessere animale; in questa ottica la predisposizione di un piano di assistenza veterinaria programmata può rappresentare un valido mezzo per un monitoraggio costante delle condizioni sanitarie degli animali e per un tempestivo intervento.

Indagine sulla rispondenza ai requisiti di benessere animale di aziende ovine in Toscana

GIULIOTTI, LORELLA;BENVENUTI, MARIA NOVELLA
2008-01-01

Abstract

L’indagine è stata condotta su 50 allevamenti di ovini da latte in Toscana. Per la scelta del campione sono state identificate tutte le aziende presenti sul territorio regionale e le relative consistenze. Si è operato utilizzando le ricerche statistiche e le banche dati dei vari distretti ASL. Non sono state considerate le aziende con meno di 20 capi perché valutate marginali rispetto alla realtà regionale. La composizione del campione è stata scelta ripartendo in modo proporzionale il numero dei capi presenti in ciascuna provincia rispetto al totale e cercando di individuare in maniera rappresentativa le diverse realtà aziendali (dimensione e ubicazione). La decisione di operare una ripartizione provinciale per numero di capi piuttosto che di aziende è stata valutata più opportuna sulla base della presenza di allevamenti caratterizzati da un numero estremamente variabile di animali. Per l’indagine è stata elaborata una check list comprendente una serie di informazioni utili a definire le caratteristiche aziendali da proporre al campione selezionato. L’indagine effettuata ha evidenziato una certa difformità nelle tecniche di allevamento imputabile principalmente alle diverse dimensioni e ubicazione delle aziende, tuttavia in generale non sono emerse carenze delle strutture e del management tali da pregiudicare gravemente lo stato di benessere animale. Preservare gli animali in buono stato di salute è fondamentale per la tutela del benessere animale; in questa ottica la predisposizione di un piano di assistenza veterinaria programmata può rappresentare un valido mezzo per un monitoraggio costante delle condizioni sanitarie degli animali e per un tempestivo intervento.
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