Nella quasi cinquantennale storia dell’ordinamento penitenziario italiano, i numerosi tentativi di riforma del sistema di esecuzione delle pene hanno dedicato ampio spazio alla riflessione sul senso rieducativo e risocializzante dei percorsi di detenzione. Ciò nonostante, la distanza tra il dettato normativo e la realtà resta evidente: in teoria, l’inclusione sociale è presentata come una priorità opera-tiva; in pratica la retorica rieducativa continua a legittimare logiche di controllo e forme strumentali di agire che non interrompono i noti processi di disculturazione e prigionizzazione connessi all’esperienza detentiva. In questo contributo, che apre il numero monografico 1/2024 della rivista Sicurezza e Scienze Sociali, si ferma l'attenzione su teorie, processi e pratiche di formazione in carcere e oltre il carcere.
Resistere alla retorica rieducativa nello spazio della pena: una introduzione
ANDREA BORGHINICo-primo
;GERARDO PASTORECo-primo
2024-01-01
Abstract
Nella quasi cinquantennale storia dell’ordinamento penitenziario italiano, i numerosi tentativi di riforma del sistema di esecuzione delle pene hanno dedicato ampio spazio alla riflessione sul senso rieducativo e risocializzante dei percorsi di detenzione. Ciò nonostante, la distanza tra il dettato normativo e la realtà resta evidente: in teoria, l’inclusione sociale è presentata come una priorità opera-tiva; in pratica la retorica rieducativa continua a legittimare logiche di controllo e forme strumentali di agire che non interrompono i noti processi di disculturazione e prigionizzazione connessi all’esperienza detentiva. In questo contributo, che apre il numero monografico 1/2024 della rivista Sicurezza e Scienze Sociali, si ferma l'attenzione su teorie, processi e pratiche di formazione in carcere e oltre il carcere.File | Dimensione | Formato | |
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