Il saggio esplora la figura di Sir Robert Dudley, figlio illegittimo di Lord Robert Dudley, Conte di Leicester, che si trasferì in Toscana nel 1605 grazie all'asilo concesso dal granduca Ferdinando I de' Medici, dopo aver abbandonato l'Inghilterra a causa di complesse vicende familiari e politiche. Conosciuto in Italia come duca di Northumbria, Dudley portò con sé una vasta esperienza di viaggi, competenze navali e importanti legami familiari con figure di rilievo della nobiltà inglese. Il saggio analizza il prezioso ruolo di consulente svolto da Dudley per i Medici, grazie alla sua approfondita conoscenza delle usanze inglesi e ai suoi contatti personali, che contribuirono a rafforzare i rapporti tra la Toscana e l'Inghilterra. Inoltre, il saggio esplora come Dudley riuscì a mantenere la propria identità nobiliare inglese, pur adattandosi al contesto toscano, attraverso l'uso di strategie iconografiche, genealogiche e diplomatiche per affermare il proprio status e quello della sua famiglia in esilio. Infine, il saggio discute l'eredità culturale e diplomatica lasciata da Dudley in Toscana, sottolineando il suo significativo contributo al rafforzamento delle relazioni tra la Toscana e l'Inghilterra nel Seicento.
I Medici, l’altro e l’altrove. Robert Dudley nella Toscana di primo Seicento
Giovanni Santucci
Writing – Original Draft Preparation
In corso di stampa
Abstract
Il saggio esplora la figura di Sir Robert Dudley, figlio illegittimo di Lord Robert Dudley, Conte di Leicester, che si trasferì in Toscana nel 1605 grazie all'asilo concesso dal granduca Ferdinando I de' Medici, dopo aver abbandonato l'Inghilterra a causa di complesse vicende familiari e politiche. Conosciuto in Italia come duca di Northumbria, Dudley portò con sé una vasta esperienza di viaggi, competenze navali e importanti legami familiari con figure di rilievo della nobiltà inglese. Il saggio analizza il prezioso ruolo di consulente svolto da Dudley per i Medici, grazie alla sua approfondita conoscenza delle usanze inglesi e ai suoi contatti personali, che contribuirono a rafforzare i rapporti tra la Toscana e l'Inghilterra. Inoltre, il saggio esplora come Dudley riuscì a mantenere la propria identità nobiliare inglese, pur adattandosi al contesto toscano, attraverso l'uso di strategie iconografiche, genealogiche e diplomatiche per affermare il proprio status e quello della sua famiglia in esilio. Infine, il saggio discute l'eredità culturale e diplomatica lasciata da Dudley in Toscana, sottolineando il suo significativo contributo al rafforzamento delle relazioni tra la Toscana e l'Inghilterra nel Seicento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.