Le situazioni immaginate da Gesù si collocano a un punto di estrema discontinuità temporale, immediatamente prima del collasso del vecchio mondo, e dell’arrivo del nuovo. Tutte le attività legate alla continuazione della vita, materiale, sociale, famigliare, sono condannate alla decadenza, alla sterilità, all’irrilevanza. Non vi è nulla di un facile moralismo pauperistico in questa metafisica apocalittica. Tuttavia in un simile contesto non può che restare allentato e vanificato l’esercizio di diverse forme di responsabilità, come abbiamo visto: quelle che presuppongono un ambiente stabile, un contesto di prevedibilità e di calcolabilità. Acquistano invece rilevanza quasi esclusiva situazioni-limite in cui l’esito dipende da una e una sola decisione da prendere in un momento irripetibile. Anche in questi contesti si può forse parlare di responsabilità, ma la responsabilità si muta qui in speranza, o disperazione, e le risorse alle quali attingere nel momento della decisione oscillan...
Autori interni: | |
Autori: | COSTA G |
Titolo: | La responsabilità (ed irresposabilità) della ricchezza in alcune parabole evangeliche |
Anno del prodotto: | 2008 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |