Scholarly and judicial reconstructions of the criminological and penal paradigm of torture, and its translation into criminal law provisions (such as that of Article 613-bis of the Italian Criminal Code) struggle to grasp its teleological and systematic peculiarities. In this brief paper we try to enlighten them, relating that crime to a broader theoretical category of “garantist criminalization” which also includes, with all due distinctions, international crimes and forms of propaganda aimed at institutionalizing discriminatory and racist regimes. On the basis of these findings, the evaluation of the proposals for reform, or abrogation, of the crime of torture under consideration in Italian Parliament cannot but be negative, if not alarmed.

Le ricostruzioni dottrinali e giurisprudenziali del paradigma criminologico e penalistico della tortura, e la sua traduzione in disposizioni incriminatrice (come quella dell’art. 613-bis c.p.), stentano a coglierne le peculiarità teleologiche e sistematiche. In questo breve contributo proviamo a puntualizzarle, riconducendo quella fattispecie ad una più ampia categoria teorica delle “criminalizzazioni garantistiche”, comprensiva anche, con le dovute distinzioni, dei crimini internazionali e di forme di propaganda tese alla istituzionalizzazione di regimi discriminatori e razzisti. Sulla base di tali acquisizioni, non potrà che essere negativo, se non allarmato, il giudizio sulle proposte di riforma, o abrogazione, del delitto di tortura all’esame del Parlamento.

Le mistificatorie geometrie della tortura nello spazio teorico delle “criminalizzazioni garantistiche”

Antonio Vallini
2024-01-01

Abstract

Scholarly and judicial reconstructions of the criminological and penal paradigm of torture, and its translation into criminal law provisions (such as that of Article 613-bis of the Italian Criminal Code) struggle to grasp its teleological and systematic peculiarities. In this brief paper we try to enlighten them, relating that crime to a broader theoretical category of “garantist criminalization” which also includes, with all due distinctions, international crimes and forms of propaganda aimed at institutionalizing discriminatory and racist regimes. On the basis of these findings, the evaluation of the proposals for reform, or abrogation, of the crime of torture under consideration in Italian Parliament cannot but be negative, if not alarmed.
2024
Vallini, Antonio
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