Lo scritto è dedicato ad una ricostruzione del ruolo della magistratura nel nostro ordinamento costituzionale, attraverso l’esame del modello di ordinamento giudiziario previsto e concretamente realizzato e la sottolineatura delle peculiarità della funzione giurisdizionale. Sono dapprima esaminate le garanzie costituzionali ed in particolare quelle che caratterizzano l’autonomia, l’indipendenza (esterna ed interna) e l’imparzialità, con specifica attenzione alla garanzia di precostituzione del giudice per legge. L’analisi segue poi con l’esame della organizzazione della magistratura, con riguardo anche al ruolo della Corte di cassazione, alla ragione di esistenza dei giudici speciali, alla separazione di funzioni o di carriere tra giudici e pubblici ministeri ed all’obbligatorietà dell’azione penale. Particolare attenzione viene prestata anche al rapporto di lavoro del magistrato, dal momento dell’accesso a quello della formazione professionale e del conferimento di uffici direttivi, nonché ai problemi della magistratura onoraria. In connessione al tema della professionalità, viene poi esaminato quello della responsabilità del giudice, nelle sue varianti della responsabilità disciplinare, civile e “politica” e nel suo fondamento costituzionale. L’ultima parte è infine dedicata alla evoluzione del ruolo del giudice ed alle ricadute sullo stesso dell’entrata in vigore della Costituzione, quale elemento fondante di una nuova e diversa teoria dell’interpretazione giudiziaria, nonché della funzione “creativa” della giurisprudenza e dei limiti che possono porsi alla medesima. Il lavoro termina con un esame critico delle principali proposte di riforma della legge sull’ordinamento giudiziario.
La magistratura
ROMBOLI, ROBERTO
2009-01-01
Abstract
Lo scritto è dedicato ad una ricostruzione del ruolo della magistratura nel nostro ordinamento costituzionale, attraverso l’esame del modello di ordinamento giudiziario previsto e concretamente realizzato e la sottolineatura delle peculiarità della funzione giurisdizionale. Sono dapprima esaminate le garanzie costituzionali ed in particolare quelle che caratterizzano l’autonomia, l’indipendenza (esterna ed interna) e l’imparzialità, con specifica attenzione alla garanzia di precostituzione del giudice per legge. L’analisi segue poi con l’esame della organizzazione della magistratura, con riguardo anche al ruolo della Corte di cassazione, alla ragione di esistenza dei giudici speciali, alla separazione di funzioni o di carriere tra giudici e pubblici ministeri ed all’obbligatorietà dell’azione penale. Particolare attenzione viene prestata anche al rapporto di lavoro del magistrato, dal momento dell’accesso a quello della formazione professionale e del conferimento di uffici direttivi, nonché ai problemi della magistratura onoraria. In connessione al tema della professionalità, viene poi esaminato quello della responsabilità del giudice, nelle sue varianti della responsabilità disciplinare, civile e “politica” e nel suo fondamento costituzionale. L’ultima parte è infine dedicata alla evoluzione del ruolo del giudice ed alle ricadute sullo stesso dell’entrata in vigore della Costituzione, quale elemento fondante di una nuova e diversa teoria dell’interpretazione giudiziaria, nonché della funzione “creativa” della giurisprudenza e dei limiti che possono porsi alla medesima. Il lavoro termina con un esame critico delle principali proposte di riforma della legge sull’ordinamento giudiziario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.