La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che, in caso di rettificazione di attribuzione di sesso di una delle parti dell’unione civile, imponeva l’automatico scioglimento del vincolo senza facoltà, per le stesse, di convertire l’unione in matrimonio. Tuttavia, la Corte ha ritenuto di non poter qui estendere alle parti dell’unione civile la norma prevista, nell’ipotesi inversa, per i coniugi, introducendo, piuttosto, un termine finale di efficacia del vincolo, onde consentire alle parti di procedere alla celebrazione del matrimonio senza perdere, nel frattempo, il loro status. Pur essendo questa soluzione idonea ad assicurare il diritto della coppia alla continuità della vita familiare, la strada seguita dalla Consulta è nondimeno criticabile, poggiando su un’interpretazione originalista dell’art. 29 C. incompatibile coi principi di eguaglianza e di pari dignità sociale di tutti i cittadini e, non a caso, ormai respinta dalla generalità degli ordinamenti occidentali.
Il termine finale di efficacia dell’unione civile tra persone non più dello stesso sesso, «o sia L’inutile precauzione»
Azzarri
2024-01-01
Abstract
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che, in caso di rettificazione di attribuzione di sesso di una delle parti dell’unione civile, imponeva l’automatico scioglimento del vincolo senza facoltà, per le stesse, di convertire l’unione in matrimonio. Tuttavia, la Corte ha ritenuto di non poter qui estendere alle parti dell’unione civile la norma prevista, nell’ipotesi inversa, per i coniugi, introducendo, piuttosto, un termine finale di efficacia del vincolo, onde consentire alle parti di procedere alla celebrazione del matrimonio senza perdere, nel frattempo, il loro status. Pur essendo questa soluzione idonea ad assicurare il diritto della coppia alla continuità della vita familiare, la strada seguita dalla Consulta è nondimeno criticabile, poggiando su un’interpretazione originalista dell’art. 29 C. incompatibile coi principi di eguaglianza e di pari dignità sociale di tutti i cittadini e, non a caso, ormai respinta dalla generalità degli ordinamenti occidentali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.