Il presente lavoro suggerisce alcune riflessioni sull’esperienza di Ugo Spirito nell’insegnamento di Economia politica corporativa all’interno della Scuola di Scienze corporative di Pisa negli anni 1932-1935. L’analisi si basa principalmente sugli appunti delle lezioni, recentemente pubblicati, e sulle opere di Spirito negli anni precedenti all’esperienza pisana e si articola su alcuni temi specifici: la critica alle fondamenta individualistiche della teoria economica tradizionale, le analisi economiche a sostegno di tale critica, il tentativo di costruire su basi diverse l’Economia politica corporativa e alcuni tratti peculiari degli scritti e della didattica di Ugo Spirito. Le conclusioni principali sono che la critica all’economia tradizionale è spesso veemente ma in questa foga distruttiva l’autore, pur dimostrando una certa padronanza su alcuni temi economici, incorre in non pochi errori quando la trattazione è, per necessità, più tecnica; la costruzione di una teoria economica su basi corporative si basa, fondamentalmente, sull’utopia dell’identificazione tra individuo e Stato che l’ordinamento corporativo sarebbe in grado di conseguire; quanto allo stile, tanto degli scritti quanto degli appunti delle lezioni, esso risulta particolarmente incisivo e sicuramente in grado di affascinare gli studenti.
Riflessioni sulle lezioni di Economia Politica Corporativa di Ugo Spirito a Pisa
Pench A.
2024-01-01
Abstract
Il presente lavoro suggerisce alcune riflessioni sull’esperienza di Ugo Spirito nell’insegnamento di Economia politica corporativa all’interno della Scuola di Scienze corporative di Pisa negli anni 1932-1935. L’analisi si basa principalmente sugli appunti delle lezioni, recentemente pubblicati, e sulle opere di Spirito negli anni precedenti all’esperienza pisana e si articola su alcuni temi specifici: la critica alle fondamenta individualistiche della teoria economica tradizionale, le analisi economiche a sostegno di tale critica, il tentativo di costruire su basi diverse l’Economia politica corporativa e alcuni tratti peculiari degli scritti e della didattica di Ugo Spirito. Le conclusioni principali sono che la critica all’economia tradizionale è spesso veemente ma in questa foga distruttiva l’autore, pur dimostrando una certa padronanza su alcuni temi economici, incorre in non pochi errori quando la trattazione è, per necessità, più tecnica; la costruzione di una teoria economica su basi corporative si basa, fondamentalmente, sull’utopia dell’identificazione tra individuo e Stato che l’ordinamento corporativo sarebbe in grado di conseguire; quanto allo stile, tanto degli scritti quanto degli appunti delle lezioni, esso risulta particolarmente incisivo e sicuramente in grado di affascinare gli studenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.