In questo saggio si esplora il ruolo del diritto nella promozione della ace, confrontandone le prospettive storiche e contemporanee sul concetto di "guerra giusta". L'autore spiega che la seconda guerra mondiale ha segnato una cesura significativa nella percezione della guerra, trasformandola da strumento legittimo di tutela degli interessi nazionali a pratica vietata. Il testo discute l'evoluzione del diritto internazionale e ne illustra i limiti, facendo riferimento alla posizione della Chiesa cattolica. Il saggio riconosce i progressi compiuti dal diritto nella sua funzione di promozione della pace, ma sottolinea che costruire la pace non dipende tanto dal diritto quanto da un impegno collettivo e condiviso che va oltre il semplice rispetto delle regole.
Il diritto a servizio della pace o della guerra?
Consorti Pierluigi
2024-01-01
Abstract
In questo saggio si esplora il ruolo del diritto nella promozione della ace, confrontandone le prospettive storiche e contemporanee sul concetto di "guerra giusta". L'autore spiega che la seconda guerra mondiale ha segnato una cesura significativa nella percezione della guerra, trasformandola da strumento legittimo di tutela degli interessi nazionali a pratica vietata. Il testo discute l'evoluzione del diritto internazionale e ne illustra i limiti, facendo riferimento alla posizione della Chiesa cattolica. Il saggio riconosce i progressi compiuti dal diritto nella sua funzione di promozione della pace, ma sottolinea che costruire la pace non dipende tanto dal diritto quanto da un impegno collettivo e condiviso che va oltre il semplice rispetto delle regole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.