«Solamente la verdad sabida, y la buena fe guardada». La equidad mercantil entre derecho común y codificación

The essay considers the aequitas mercatoria, as the main reason for the speciality of merchant law, in the markedly supranational reflection provided by the legal science of Roman-canon Law. Despite the consolidation of modern States and the loss of hegemony of the mercantile class, the power to adapt the rule by virtue of equity, recognised since the late Middle Ages to every interpreter and mainly to the judge, persists in the modern age and is progressively abandoned with the nineteenth-century liberal State, as a consequence of an increasingly manifest “legislative monism”, the results of which are also felt in nineteenth-century Mexican doctrine

Il saggio prende in considerazione l’aequitas mercatoria, quale principale ragione di specialità del diritto mercantile, nella riflessione, marcatamente sovranazionale, che fu fornita dalla scienza giuridica del diritto comune romano-canonico. Nonostante il consolidarsi degli Stati moderni e la perdita di egemonia del ceto dei mercanti, il potere di adattamento della norma in forza dell’equità, riconosciuto già dal basso Medioevo ad ogni interprete e principalmente al giudice, viene mantenuto per tutta l’Età moderna e progressivamente abbandonato con lo Stato liberale ottocentesco, in conseguenza di un sempre più conclamato “monismo legislativo”, i cui esiti si fanno sentire anche nella dottrina messicana del XIX secolo.