Obiettivo di questo contributo è quello di cercare di dare unità ai tanti editoriali, che Beniamino Caravita ha scritto sul tema del titolo V, cosa non facile perché plurimi sono stati i profili analizzati, spesso in rapporto alle particolari esigenze del momento storico contingente. Le problematiche connesse al nostro “nuovo” regionalismo sono state trattate prevalentemente nei primi tre anni di attività della rivista, ossia dal 2003 al 2006, quando emergevano i problemi principali d’interpretazione del Titolo V, quando si stavano attivando i processi di redazione degli statuti regionali, quando iniziava a comparire la complessità dell’attuazione e dell’interpretazione delle nuove norme costituzionali, con le prime decisioni della Corte costituzionale ed il sorgere dei rapporti non sempre idilliaci fra Stato e regioni. Poi, le questioni regionali non sono state certamente dimenticate, ma sono trattate in controluce, analizzandoli in modo connesso con aspetti del processo federativo o con le problematiche dell’Unione europea. Quello che comunque si desume, e che sarà il filo rosso della mia ricostruzione del titolo V, alla luce degli editoriali di Beniamino Caravita, è il forte convincimento dell’utilità di un federalizing process, sia a livello interno che europeo, ma con caratteristiche diverse sui due piani. Proprio considerando questi aspetti, tenendo conto dell’impossibilità di tornare indietro ad un centralismo (o sovranismo nei rapporti con l’UE), si può cercare di dare unità alle tematiche trattate, non limitandosi a descrivere come queste sono state analizzate, ma come obiettivi per il presente e per il futuro. Tale analisi consente, in altre parole, di fare il punto sullo stato di attuazione del titolo V, di come ha operato in questi anni e dove si sta indirizzando, anche con riguardo al regionalismo differenziato, da cui non si può prescindere, oggi, in una ricostruzione del tema regionale.
VENT’ANNI DELLA RIVISTA FEDERALISMI.IT: GLI EDITORIALI DI BENIAMINO CARAVITA SUL TITOLO V
Elisabetta Catelani
2024-01-01
Abstract
Obiettivo di questo contributo è quello di cercare di dare unità ai tanti editoriali, che Beniamino Caravita ha scritto sul tema del titolo V, cosa non facile perché plurimi sono stati i profili analizzati, spesso in rapporto alle particolari esigenze del momento storico contingente. Le problematiche connesse al nostro “nuovo” regionalismo sono state trattate prevalentemente nei primi tre anni di attività della rivista, ossia dal 2003 al 2006, quando emergevano i problemi principali d’interpretazione del Titolo V, quando si stavano attivando i processi di redazione degli statuti regionali, quando iniziava a comparire la complessità dell’attuazione e dell’interpretazione delle nuove norme costituzionali, con le prime decisioni della Corte costituzionale ed il sorgere dei rapporti non sempre idilliaci fra Stato e regioni. Poi, le questioni regionali non sono state certamente dimenticate, ma sono trattate in controluce, analizzandoli in modo connesso con aspetti del processo federativo o con le problematiche dell’Unione europea. Quello che comunque si desume, e che sarà il filo rosso della mia ricostruzione del titolo V, alla luce degli editoriali di Beniamino Caravita, è il forte convincimento dell’utilità di un federalizing process, sia a livello interno che europeo, ma con caratteristiche diverse sui due piani. Proprio considerando questi aspetti, tenendo conto dell’impossibilità di tornare indietro ad un centralismo (o sovranismo nei rapporti con l’UE), si può cercare di dare unità alle tematiche trattate, non limitandosi a descrivere come queste sono state analizzate, ma come obiettivi per il presente e per il futuro. Tale analisi consente, in altre parole, di fare il punto sullo stato di attuazione del titolo V, di come ha operato in questi anni e dove si sta indirizzando, anche con riguardo al regionalismo differenziato, da cui non si può prescindere, oggi, in una ricostruzione del tema regionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.