Il contributo analizza la sentenza n. 44 del 2024 della Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del Jobs Act. In tal caso viene in considerazione lo spartiacque del 7 marzo 2015 che cristallizza le discipline applicabili alla data di entrata in vigore della riforma. Più che il tema dell’adeguatezza rimediale qui viene in considerazione quello del diritto intertemporale e della conservazione della tutela reintegratoria per i lavoratori che ne beneficiavano prima dell’avvento della nuova disciplina.

Disciplina dei licenziamenti e non regressione della tutela reintegratoria per i dipendenti di piccole imprese diventate “più grandi” dopo il Jobs Act

Albi Pasqualino
2024-01-01

Abstract

Il contributo analizza la sentenza n. 44 del 2024 della Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del Jobs Act. In tal caso viene in considerazione lo spartiacque del 7 marzo 2015 che cristallizza le discipline applicabili alla data di entrata in vigore della riforma. Più che il tema dell’adeguatezza rimediale qui viene in considerazione quello del diritto intertemporale e della conservazione della tutela reintegratoria per i lavoratori che ne beneficiavano prima dell’avvento della nuova disciplina.
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