Il contributo muove dall’acquisita constatazione empirico-criminologica circa la multidirezionalità dei rischi connaturati ai moderni sistemi di produzione, suscettibili di diffondere la propria carica lesiva ben oltre il luogo di svolgimento dell’attività, mettendo a repentaglio interessi giuridici eterogenei, tra i quali la sicurezza dei lavoratori, la salute della popolazione, l’integrità dell’ambiente naturale. Sul piano della responsabilità penale, la stretta connessione tra istanze di sicurezza interne ed esterne all’impresa rende particolarmente problematica la perimetrazione delle tipologie di rischio inerenti alla posizione di garanzia datoriale, ingenerando oscillazioni interpretative nel diritto vivente. A fronte delle tendenze giurisprudenziali orientate a ricostruire l’obbligo datoriale in senso onnicomprensivo, estendendolo alla tutela di soggetti terzi e di interessi giuridici esterni all’ambiente di lavoro, nella recente sentenza relativa al disastro ferroviario di Viareggio si è affermata la necessità di circoscrivere l’applicazione della disciplina prevenzionistica ai soli eventi lesivi in cui trovi concretizzazione il rischio lavorativo. L’analisi si confronta, quindi, con questo nuovo paradigma di accertamento, rilevando ulteriori nodi problematici a livello dogmatico e irrisolte criticità dal punto di vista applicativo, a partire dai quali si formulano, infine, alcuni cenni de iure condendo.
Posizione di garanzia datoriale e gestione del rischio lavorativo tra ambiente interno ed esterno all’impresa: profili penali
SAVARINO ALICE
2024-01-01
Abstract
Il contributo muove dall’acquisita constatazione empirico-criminologica circa la multidirezionalità dei rischi connaturati ai moderni sistemi di produzione, suscettibili di diffondere la propria carica lesiva ben oltre il luogo di svolgimento dell’attività, mettendo a repentaglio interessi giuridici eterogenei, tra i quali la sicurezza dei lavoratori, la salute della popolazione, l’integrità dell’ambiente naturale. Sul piano della responsabilità penale, la stretta connessione tra istanze di sicurezza interne ed esterne all’impresa rende particolarmente problematica la perimetrazione delle tipologie di rischio inerenti alla posizione di garanzia datoriale, ingenerando oscillazioni interpretative nel diritto vivente. A fronte delle tendenze giurisprudenziali orientate a ricostruire l’obbligo datoriale in senso onnicomprensivo, estendendolo alla tutela di soggetti terzi e di interessi giuridici esterni all’ambiente di lavoro, nella recente sentenza relativa al disastro ferroviario di Viareggio si è affermata la necessità di circoscrivere l’applicazione della disciplina prevenzionistica ai soli eventi lesivi in cui trovi concretizzazione il rischio lavorativo. L’analisi si confronta, quindi, con questo nuovo paradigma di accertamento, rilevando ulteriori nodi problematici a livello dogmatico e irrisolte criticità dal punto di vista applicativo, a partire dai quali si formulano, infine, alcuni cenni de iure condendo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.