Nell’Italia degli anni Sessanta, il Partito socialista italiano è stata la forza partitica che maggiormente ha intrecciato le sue dinamiche politiche interne con la gestazione della politica di piano, ponendosi in continuità con le discussioni intorno alla pianificazione iniziate nel secondo dopoguerra, ma distinguendosi anche per l’elaborazione di una programmazione economica innovativa rispetto alla tradizione del marxismo terzinternazionalista. Nell’articolo si analizza la genesi e il progressivo definirsi della proposta socialista riguardante la ‘programmazione democratica’ fino alla formulazione, nel 1964, del cosiddetto ‘piano Giolitti’, ripercorrendo il percorso politico-teorico compiuto dal PSI nel periodo che precede la Nota aggiuntiva di La Malfa e l’istituzione della Commissione Nazionale per la Programmazione Economica (CNPE). Successivamente si esaminano le critiche mosse dai programmatori socialisti alle soluzioni proposte dalla suddetta Commissione, mentre nell’ultima parte ci si sofferma, sul Progetto di programma messo a punto da Antonio Giolitti nel 1964, valutandolo alla luce del percorso politico-teorico precedente, ma anche delle critiche emerse all’interno della CNPE e della stessa area del composito socialismo italiano. ABSTRACT In 1960s Italy, the Italian Socialist Party was the party force that most closely intertwined its internal political dynamics with the formulation of planning policy. The PSI stood in continuity with the discussions around planning that had begun after the Second World War, but distinguished itself by the elaboration of an economic planning that was innovative with respect to the tradition of third-internationalist Marxism. The article analyses the genesis and progressive definition of the socialist proposal concerning ‘democratic planning’ up to the formulation, in 1964, of the so-called ‘Giolitti Plan’. It traces the political-theoretical path taken by the PSI in the period preceding the La Malfa's Nota aggiuntiva and the establishment of the Commissione Nazionale per la Programmazione Economica (CNPE). It then examines the criticisms made by socialist planners of the solutions proposed by the aforementioned Commission, while in the last part it dwells on the Progetto di piano drawn up by Antonio Giolitti in 1964, evaluating it in the light of the previous political-theoretical path, but also of the criticisms that emerged within the CNPE and within the same area of composite Italian socialism.

Programmazione economica e socialismo italiano nel dibattito degli anni Sessanta

m. cini
2024-01-01

Abstract

Nell’Italia degli anni Sessanta, il Partito socialista italiano è stata la forza partitica che maggiormente ha intrecciato le sue dinamiche politiche interne con la gestazione della politica di piano, ponendosi in continuità con le discussioni intorno alla pianificazione iniziate nel secondo dopoguerra, ma distinguendosi anche per l’elaborazione di una programmazione economica innovativa rispetto alla tradizione del marxismo terzinternazionalista. Nell’articolo si analizza la genesi e il progressivo definirsi della proposta socialista riguardante la ‘programmazione democratica’ fino alla formulazione, nel 1964, del cosiddetto ‘piano Giolitti’, ripercorrendo il percorso politico-teorico compiuto dal PSI nel periodo che precede la Nota aggiuntiva di La Malfa e l’istituzione della Commissione Nazionale per la Programmazione Economica (CNPE). Successivamente si esaminano le critiche mosse dai programmatori socialisti alle soluzioni proposte dalla suddetta Commissione, mentre nell’ultima parte ci si sofferma, sul Progetto di programma messo a punto da Antonio Giolitti nel 1964, valutandolo alla luce del percorso politico-teorico precedente, ma anche delle critiche emerse all’interno della CNPE e della stessa area del composito socialismo italiano. ABSTRACT In 1960s Italy, the Italian Socialist Party was the party force that most closely intertwined its internal political dynamics with the formulation of planning policy. The PSI stood in continuity with the discussions around planning that had begun after the Second World War, but distinguished itself by the elaboration of an economic planning that was innovative with respect to the tradition of third-internationalist Marxism. The article analyses the genesis and progressive definition of the socialist proposal concerning ‘democratic planning’ up to the formulation, in 1964, of the so-called ‘Giolitti Plan’. It traces the political-theoretical path taken by the PSI in the period preceding the La Malfa's Nota aggiuntiva and the establishment of the Commissione Nazionale per la Programmazione Economica (CNPE). It then examines the criticisms made by socialist planners of the solutions proposed by the aforementioned Commission, while in the last part it dwells on the Progetto di piano drawn up by Antonio Giolitti in 1964, evaluating it in the light of the previous political-theoretical path, but also of the criticisms that emerged within the CNPE and within the same area of composite Italian socialism.
2024
Cini, M.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1292107
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