Il saggio introduce la traduzione di una parte della produzione poetica di Vișniec, ponendo attenzioen alla qualità di un linguaggio impregnato di epicità e umor nero, di evocazioni letterarie e materialità scenica. L’inventività linguistica di Vișniec nasce da questo tributo alla poesia della strada, una lirica che si risveglia ogni giorno diversa, una melodia inarrestabile e senza ritornelli che una traduzione può contrappuntare rendendosi ospitale, per usare un vocabolo attinto dalla speculazione teorica di Paul Ricoeur. L’hos-pitalité langagière di cui parla il filosofo francese consiste nella propensione all’accoglienza, nel desiderio di fare esperienza dell’altro ponendosi nella condizione dello straniero.
L’esperienza dello straniero. Il teatro di Matei Vișniec e noi
eva marinai
2025-01-01
Abstract
Il saggio introduce la traduzione di una parte della produzione poetica di Vișniec, ponendo attenzioen alla qualità di un linguaggio impregnato di epicità e umor nero, di evocazioni letterarie e materialità scenica. L’inventività linguistica di Vișniec nasce da questo tributo alla poesia della strada, una lirica che si risveglia ogni giorno diversa, una melodia inarrestabile e senza ritornelli che una traduzione può contrappuntare rendendosi ospitale, per usare un vocabolo attinto dalla speculazione teorica di Paul Ricoeur. L’hos-pitalité langagière di cui parla il filosofo francese consiste nella propensione all’accoglienza, nel desiderio di fare esperienza dell’altro ponendosi nella condizione dello straniero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.