Il lavoro è dedicato a una riflessione sul tema della rivoluzione nel pensiero di Hannah Arendt, riportando l'attenzione sul celebre saggio del 1963 'On Revolution'. Nella prima parte si discute il rapporto tra il concetto arendtiano di rivoluzione e quello di modernità, per prendere poi in considerazione la relazione tra modernità e guerra. In relazione a questo punto, inoltre, si discute il concetto di violenza, che nel pensiero dell'autrice assume una funzione teorica centrale per l'interpretazione dell'idea moderna di politica. Le parti conclusive del lavoro sono dedicate al tentativo di riabilitazione dell'idea di politica e alla funzione svolta dal giudizio politico in questo tentativo, con riferimento alle lezioni del 1970 sulla filosofia politica di Kant. In tal modo, si intende mettere in rilievo la specificità del contributo dell'autrice rispetto agli altri autori che nel novecento hanno riflettuto sull'idea di rivoluzione.
Rivoluzione e giudizio politico in Arendt
De Federicis, Nico
2025-01-01
Abstract
Il lavoro è dedicato a una riflessione sul tema della rivoluzione nel pensiero di Hannah Arendt, riportando l'attenzione sul celebre saggio del 1963 'On Revolution'. Nella prima parte si discute il rapporto tra il concetto arendtiano di rivoluzione e quello di modernità, per prendere poi in considerazione la relazione tra modernità e guerra. In relazione a questo punto, inoltre, si discute il concetto di violenza, che nel pensiero dell'autrice assume una funzione teorica centrale per l'interpretazione dell'idea moderna di politica. Le parti conclusive del lavoro sono dedicate al tentativo di riabilitazione dell'idea di politica e alla funzione svolta dal giudizio politico in questo tentativo, con riferimento alle lezioni del 1970 sulla filosofia politica di Kant. In tal modo, si intende mettere in rilievo la specificità del contributo dell'autrice rispetto agli altri autori che nel novecento hanno riflettuto sull'idea di rivoluzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


