In questo lavoro si vuole tracciare un confronto diretto tra due autori tra loro molti diversi, F. A. Hayek e Michel Foucault, partendo dalle riflessioni che quest’ultimo muove sulla questione del liberalismo. Partendo da una versione del liberalismo presentata da Foucault come progetto di “governamentalità” degli individui tramite i mezzi dell’economia di mercato, si intende, in primo luogo, dimostrare la parzialità di una simile interpretazione, e come essa non sia applicabile a quel tipo di liberalismo portato avanti dalla Scuola austriaca, basato sull’individualismo metodologico e su una più ampia filosofia delle scienze sociali. In secondo luogo si intende dimostrare come il concetto di “autogovero" presente nella tarda produzione foucaultiana sia, in qualche modo, influenzato dallo studio da egli compiuto sul liberalismo. Da qui, si vogliono approfondire alcune affinità che lo stesso Foucault avrebbe potuto condividere con un prospettiva liberale come quella di Hayek, rivolta, in ultima analisi, alla riduzione asintotica di ogni monopolio legale del potere. Dalla mia analisi emerge infatti una simile aspirazione in entrambi gli autori, accompagnata dalla consapevolezza che, comunque, il potere, in quanto tale, non possa essere mai fino in fondo estirpato.
Mercato, potere e libertà. Un percorso liberale tra Hayek e Foucault
Jacopo Marchetti
2015-01-01
Abstract
In questo lavoro si vuole tracciare un confronto diretto tra due autori tra loro molti diversi, F. A. Hayek e Michel Foucault, partendo dalle riflessioni che quest’ultimo muove sulla questione del liberalismo. Partendo da una versione del liberalismo presentata da Foucault come progetto di “governamentalità” degli individui tramite i mezzi dell’economia di mercato, si intende, in primo luogo, dimostrare la parzialità di una simile interpretazione, e come essa non sia applicabile a quel tipo di liberalismo portato avanti dalla Scuola austriaca, basato sull’individualismo metodologico e su una più ampia filosofia delle scienze sociali. In secondo luogo si intende dimostrare come il concetto di “autogovero" presente nella tarda produzione foucaultiana sia, in qualche modo, influenzato dallo studio da egli compiuto sul liberalismo. Da qui, si vogliono approfondire alcune affinità che lo stesso Foucault avrebbe potuto condividere con un prospettiva liberale come quella di Hayek, rivolta, in ultima analisi, alla riduzione asintotica di ogni monopolio legale del potere. Dalla mia analisi emerge infatti una simile aspirazione in entrambi gli autori, accompagnata dalla consapevolezza che, comunque, il potere, in quanto tale, non possa essere mai fino in fondo estirpato.| File | Dimensione | Formato | |
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