La recinzione della nuova 'civitas' comunale avvenne a Pisa secondo tappe ben documentate negli 'Annales Pisani' di Bernardo Maragone, che descrivono sette lotti di edificazione con i quali si procedette alla costruzione delle mura nei quartieri sulla riva destra dell’Arno. Nel luglio del 1154 , sotto il consolato di Cocco Griffi, si diede inizio alla costruzione del nuovo sistema di difesa della città. I lavori continuarono in maniera programmatica fino al 1161. Il programma di fortificazione, in questa prima fase, consistette nella realizzazione di una cinta muraria lunga circa 7 Km, di altezza pressoché uniforme e pari a 11 metri circa, di spessore 2,20 metri circa. Lungo il suo perimetro si aprivano più di 30 accessi, tra porte postierle. Le porte non prevedevano alcuna struttura difensiva integrativa, risultando estremamente vulnerabili all'assedio. Solo successivamente si procedette ad interventi di rafforzamento degli accessi urbani, con la costruzioni di torri portaie, fossi e rivellini. Alcune delle più importanti porte medievali di Pisa sono state oggetto di una campagna di rilievi, in tempi diversi e su iniziative separate. L’analisi comparata dei dati desunti dai grafici di rilievo ha permesso di proporre alcune considerazioni inedite suglii aspetti tipologici e costruttivi con il quale si procedette alla realizzazione delle porte urbane e al loro rafforzamento.

La difesa dell’accesso. La fortificazione delle porte urbiche nella Pisa repubblicana

BEVILACQUA, MARCO GIORGIO
2009-01-01

Abstract

La recinzione della nuova 'civitas' comunale avvenne a Pisa secondo tappe ben documentate negli 'Annales Pisani' di Bernardo Maragone, che descrivono sette lotti di edificazione con i quali si procedette alla costruzione delle mura nei quartieri sulla riva destra dell’Arno. Nel luglio del 1154 , sotto il consolato di Cocco Griffi, si diede inizio alla costruzione del nuovo sistema di difesa della città. I lavori continuarono in maniera programmatica fino al 1161. Il programma di fortificazione, in questa prima fase, consistette nella realizzazione di una cinta muraria lunga circa 7 Km, di altezza pressoché uniforme e pari a 11 metri circa, di spessore 2,20 metri circa. Lungo il suo perimetro si aprivano più di 30 accessi, tra porte postierle. Le porte non prevedevano alcuna struttura difensiva integrativa, risultando estremamente vulnerabili all'assedio. Solo successivamente si procedette ad interventi di rafforzamento degli accessi urbani, con la costruzioni di torri portaie, fossi e rivellini. Alcune delle più importanti porte medievali di Pisa sono state oggetto di una campagna di rilievi, in tempi diversi e su iniziative separate. L’analisi comparata dei dati desunti dai grafici di rilievo ha permesso di proporre alcune considerazioni inedite suglii aspetti tipologici e costruttivi con il quale si procedette alla realizzazione delle porte urbane e al loro rafforzamento.
2009
Bevilacqua, MARCO GIORGIO
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