Negli ultimi anni, il settore dell’ortoflorovivaismo, sia di serra che di piena aria, si è orientato verso lo sviluppo di tecnologie di coltivazione in grado di combinare l’efficienza produttiva con la sostenibilità ambientale. Tra queste, un ruolo importante è senza dubbio svolto dalle coltivazioni fuori suolo (o idroponica), e tra di esse soprattutto la coltiva- zione in contenitore. Uno dei fattori che più condizionano il risultato di una coltura in contenitore è certamente costitui- to dal substrato. Particolare importanza, soprattutto considerando l’irrigazione, assumono le caratteristiche idrologiche del cosiddetto sistema “substrato-contenitore”, che durante la coltivazione sono quelle più difficili da modificare con specifici interventi, come quelli utilizzabili per aggiustare le caratteristiche chimiche e biologiche (correzione del pH, concimazione, disinfezione,…..). Per i coltivatori, quindi, è fondamentale contare su fornitori qualificati presso i quali acquistare materiali e/o miscugli già pronti d’elevata qualità, includendo in questo termine anche la standardizzazione delle caratteristiche chimiche e fisiche. Di rilievo, inoltre, per una corretta gestione della coltivazione, appare anche l’applicazione di un sistematico monitoraggio in situ delle caratteristiche chimiche ed eventualmente della capacità di ritenzione idrica del substrato, al fine di prevenire o correggere eventuali squilibri nutrizionali e/o modificare opportu- namente il regime irriguo, soprattutto per ridurre i rischi di stress provocati dall’asfissia radicale. Infine, per quanto ri- guarda i materiali alternativi alla torba, per molti versi il substrato di riferimento per l’ortoflorovivaismo professionale, la loro diffusione su larga scala richiede che non siano più considerati dei semplici “rifiuti riciclati”, ma che siano inse- riti in una vera e propria filiera di produzione in grado di rifornire il mercato con prodotti di qualità standardizzata e cer- tificata, più che a basso costo.

I substrati e la coltivazione delle piante in contenitore

PARDOSSI, ALBERTO;INCROCCI, LUCA;BIBBIANI, CARLO
2009-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, il settore dell’ortoflorovivaismo, sia di serra che di piena aria, si è orientato verso lo sviluppo di tecnologie di coltivazione in grado di combinare l’efficienza produttiva con la sostenibilità ambientale. Tra queste, un ruolo importante è senza dubbio svolto dalle coltivazioni fuori suolo (o idroponica), e tra di esse soprattutto la coltiva- zione in contenitore. Uno dei fattori che più condizionano il risultato di una coltura in contenitore è certamente costitui- to dal substrato. Particolare importanza, soprattutto considerando l’irrigazione, assumono le caratteristiche idrologiche del cosiddetto sistema “substrato-contenitore”, che durante la coltivazione sono quelle più difficili da modificare con specifici interventi, come quelli utilizzabili per aggiustare le caratteristiche chimiche e biologiche (correzione del pH, concimazione, disinfezione,…..). Per i coltivatori, quindi, è fondamentale contare su fornitori qualificati presso i quali acquistare materiali e/o miscugli già pronti d’elevata qualità, includendo in questo termine anche la standardizzazione delle caratteristiche chimiche e fisiche. Di rilievo, inoltre, per una corretta gestione della coltivazione, appare anche l’applicazione di un sistematico monitoraggio in situ delle caratteristiche chimiche ed eventualmente della capacità di ritenzione idrica del substrato, al fine di prevenire o correggere eventuali squilibri nutrizionali e/o modificare opportu- namente il regime irriguo, soprattutto per ridurre i rischi di stress provocati dall’asfissia radicale. Infine, per quanto ri- guarda i materiali alternativi alla torba, per molti versi il substrato di riferimento per l’ortoflorovivaismo professionale, la loro diffusione su larga scala richiede che non siano più considerati dei semplici “rifiuti riciclati”, ma che siano inse- riti in una vera e propria filiera di produzione in grado di rifornire il mercato con prodotti di qualità standardizzata e cer- tificata, più che a basso costo.
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