Introduzione Il calo delle coperture vaccinali e la riemergenza di malattie infettive prevenibili pongono l’attenzione sul problema dell’esitazione vaccinale (Vaccine Hesitancy - VH). Il presente ha come obiettivo analizzare alcuni determinanti della VH con particolare riferimento all’Health Literacy e l’errata percezione del rischio di malattie prevenibili da vaccino. Materiali e metodi Lo studio, condotto attraverso un questionario ad hoc, analizza: 1) le variabili demografiche; 2) principali fonti d’informazione sul tema; 2) l’attitudine alla vaccinazione attraverso il Vaccine Confidence Index (VCI), calcolato su sei quesiti ispirati all’indagine internazionale di Larson HJ 2016; 3) l’Health Literacy (HL), rielaborazione di IMETER (test di riconoscimento del termine medico italiano); 4) la percezione del rischio relativo a difterite, tetano e morbillo attraverso domande aperte sulla conoscenza di segni e sintomi delle rispettive malattie. L’indagine è stata condotta nel periodo Febbraio-Novembre 2018 presso la sala d’attesa di un poliambulatorio pediatrico su una popolazione di genitori con almeno un figlio in età pediatrica. Risultati La popolazione studiata comprende 772 genitori di cui 620 donne (età media 39 anni). Il titolo di studio più rappresentato è il diploma (48,2%), la principale fonte di informazione sul tema è rappresentato dal medico (85,5%) seguito da internet (24,2%). La popolazione ha vaccinato i figli nell’91% dei casi per tutte le vaccinazioni proposte dal medico. Il VCI e la HL sono stati valutati su sottogruppi di popolazione. Il VCI medio è risultato 3.78 (in un intervallo tra 0,1 e 10) con valori più bassi per coloro che si informano su internet e social network (2,05-2,78). Analizzando il test IMETER, il 90% degli intervistati ha un livello di alfabetizzazione sanitaria buono o accettabile. Non è emersa alcuna correlazione significativa fra valori di VCI e livelli di HL. La media di VCI di chi ha individuato almeno 3 elementi identificativi di difterite, tetano e morbillo è risultata significativamente più elevata rispetto alla popolazione generale (Morbillo 4,32, Tetano 4,64, Difterite 5,84). Conclusioni Nella popolazione esaminata, che dimostrava un basso livello generale di esitazione vaccinale, il livello di HL non ha correlato con i valori misurati di VCI. D’altro canto, un basso VCI è stato associato a scarsa conoscenza dei segni e sintomi di malattie gravi come tetano, difterite e morbillo, sottolineando quindi la necessità di proporre una maggiore e corretta informazione sulle malattie prevenibili da vaccino in modo da determinare una più corretta percezione del rischio.

Esitazione vaccinale, health literacy e percezione del rischio di malattie prevenibili da vaccino in un campione di genitori toscani.

G. Arzilli;B. Bruni;P. Lopalco;L. Tavoschi
2019-01-01

Abstract

Introduzione Il calo delle coperture vaccinali e la riemergenza di malattie infettive prevenibili pongono l’attenzione sul problema dell’esitazione vaccinale (Vaccine Hesitancy - VH). Il presente ha come obiettivo analizzare alcuni determinanti della VH con particolare riferimento all’Health Literacy e l’errata percezione del rischio di malattie prevenibili da vaccino. Materiali e metodi Lo studio, condotto attraverso un questionario ad hoc, analizza: 1) le variabili demografiche; 2) principali fonti d’informazione sul tema; 2) l’attitudine alla vaccinazione attraverso il Vaccine Confidence Index (VCI), calcolato su sei quesiti ispirati all’indagine internazionale di Larson HJ 2016; 3) l’Health Literacy (HL), rielaborazione di IMETER (test di riconoscimento del termine medico italiano); 4) la percezione del rischio relativo a difterite, tetano e morbillo attraverso domande aperte sulla conoscenza di segni e sintomi delle rispettive malattie. L’indagine è stata condotta nel periodo Febbraio-Novembre 2018 presso la sala d’attesa di un poliambulatorio pediatrico su una popolazione di genitori con almeno un figlio in età pediatrica. Risultati La popolazione studiata comprende 772 genitori di cui 620 donne (età media 39 anni). Il titolo di studio più rappresentato è il diploma (48,2%), la principale fonte di informazione sul tema è rappresentato dal medico (85,5%) seguito da internet (24,2%). La popolazione ha vaccinato i figli nell’91% dei casi per tutte le vaccinazioni proposte dal medico. Il VCI e la HL sono stati valutati su sottogruppi di popolazione. Il VCI medio è risultato 3.78 (in un intervallo tra 0,1 e 10) con valori più bassi per coloro che si informano su internet e social network (2,05-2,78). Analizzando il test IMETER, il 90% degli intervistati ha un livello di alfabetizzazione sanitaria buono o accettabile. Non è emersa alcuna correlazione significativa fra valori di VCI e livelli di HL. La media di VCI di chi ha individuato almeno 3 elementi identificativi di difterite, tetano e morbillo è risultata significativamente più elevata rispetto alla popolazione generale (Morbillo 4,32, Tetano 4,64, Difterite 5,84). Conclusioni Nella popolazione esaminata, che dimostrava un basso livello generale di esitazione vaccinale, il livello di HL non ha correlato con i valori misurati di VCI. D’altro canto, un basso VCI è stato associato a scarsa conoscenza dei segni e sintomi di malattie gravi come tetano, difterite e morbillo, sottolineando quindi la necessità di proporre una maggiore e corretta informazione sulle malattie prevenibili da vaccino in modo da determinare una più corretta percezione del rischio.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1326115
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 1
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact