Il progetto per il nuovo Parco Scientifico Tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna nasce dall’esigenza di aggiornare il masterplan elaborato nel 2013, ormai obsoleto rispetto alle nuove priorità della committenza e ai mutamenti del contesto urbano. L’intervento propone una revisione complessiva del piano, orientata alla sostenibilità ambientale, alla flessibilità funzionale e alla creazione di spazi di relazione in grado di estendere la vita del campus oltre l’orario lavorativo. La riorganizzazione delle aree verdi e la riduzione dei parcheggi favoriscono la mobilità sostenibile, mentre la nuova Portineria e il Club Sportivo si configurano come dispositivi architettonici di connessione tra ricerca, didattica e socialità. Allo stesso tempo, i due edifici progettati al livello esecutivo – destinati a ospitare laboratori e spazi di coworking flessibili – interpretano il tema della trasparenza e della permeabilità come strumenti per intensificare l’interazione tra studenti, ricercatori e cittadini. Il progetto esplora così il potenziale dell’architettura universitaria come infrastruttura urbana aperta e produttiva, in grado di coniugare qualità spaziale, innovazione tecnologica e benessere collettivo, delineando un modello replicabile per la rigenerazione sostenibile dei campus accademici contemporanei.

Il nuovo Parco Scientifico-Tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna. Versione A.

Elisa Barsanti;
2025-01-01

Abstract

Il progetto per il nuovo Parco Scientifico Tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna nasce dall’esigenza di aggiornare il masterplan elaborato nel 2013, ormai obsoleto rispetto alle nuove priorità della committenza e ai mutamenti del contesto urbano. L’intervento propone una revisione complessiva del piano, orientata alla sostenibilità ambientale, alla flessibilità funzionale e alla creazione di spazi di relazione in grado di estendere la vita del campus oltre l’orario lavorativo. La riorganizzazione delle aree verdi e la riduzione dei parcheggi favoriscono la mobilità sostenibile, mentre la nuova Portineria e il Club Sportivo si configurano come dispositivi architettonici di connessione tra ricerca, didattica e socialità. Allo stesso tempo, i due edifici progettati al livello esecutivo – destinati a ospitare laboratori e spazi di coworking flessibili – interpretano il tema della trasparenza e della permeabilità come strumenti per intensificare l’interazione tra studenti, ricercatori e cittadini. Il progetto esplora così il potenziale dell’architettura universitaria come infrastruttura urbana aperta e produttiva, in grado di coniugare qualità spaziale, innovazione tecnologica e benessere collettivo, delineando un modello replicabile per la rigenerazione sostenibile dei campus accademici contemporanei.
2025
Barsanti, Elisa; Benvenuti, Irene
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1327468
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