L’obiettivo di questo contributo è l’analisi critica dell’analogia del lessico come spazio di parole nella sua natura di metafora scientifica che definisce il significato lessicale attraverso una rete di rapporti topologici tra parole, determinati dalle loro modalità di co-occorrenza a livello sintagmatico. La metafora costitutiva dei modelli semantici distribuzionali può essere ricondotta – usando la terminologia di Lakoff e Johnson (1980) – allo schema astratto SIGNIFICATO = SPAZIO DI PAROLE. La struttura e i modi di rappresentare matematicamente lo spazio sono infatti scelti come “dominio sorgente” (source domain) nei cui termini vengono rappresentati e modellati i significati dei termini lessicali. Analizzare il contributo effettivo offerto da questa metafora implica indagare l’organizzazione del “dominio sorgente” – in questo caso la nozione di spazio e la sua struttura –, i principi della sua proiezione sul “dominio obiettivo” (target domain) – il significato lessicale appunto – e le conseguenze che questa proiezione comporta nel modo di concepire le stesse rappresentazioni semantiche. Non si tratta, dunque, solo di una riflessione sul particolare metalinguaggio adottato da alcuni modelli semantici. Data la sua natura costitutiva, l’analisi della metafora del lessico come spazio di parole ci conduce direttamente ad affrontare il tema della sua forza esplicativa rispetto al dominio che essa intende rappresentare, ovvero della sua validità come modello del significato. Sebbene questo lavoro non si proponga di offrire una discussione delle teorie della metafora, tuttavia uno dei criteri con cui valuteremo il valore costitutivo dell’analogia dello spazio di parole sarà proprio rispetto alla sua capacità di offrire un modo alternativo di modellare le rappresentazioni semantiche, in grado di aprire interessanti prospettive per affrontare il problema stesso del linguaggio metaforico e delle dinamiche del significato lessicale.
Spazi di parole: metafore e rappresentazioni semantiche
LENCI, ALESSANDRO
2009-01-01
Abstract
L’obiettivo di questo contributo è l’analisi critica dell’analogia del lessico come spazio di parole nella sua natura di metafora scientifica che definisce il significato lessicale attraverso una rete di rapporti topologici tra parole, determinati dalle loro modalità di co-occorrenza a livello sintagmatico. La metafora costitutiva dei modelli semantici distribuzionali può essere ricondotta – usando la terminologia di Lakoff e Johnson (1980) – allo schema astratto SIGNIFICATO = SPAZIO DI PAROLE. La struttura e i modi di rappresentare matematicamente lo spazio sono infatti scelti come “dominio sorgente” (source domain) nei cui termini vengono rappresentati e modellati i significati dei termini lessicali. Analizzare il contributo effettivo offerto da questa metafora implica indagare l’organizzazione del “dominio sorgente” – in questo caso la nozione di spazio e la sua struttura –, i principi della sua proiezione sul “dominio obiettivo” (target domain) – il significato lessicale appunto – e le conseguenze che questa proiezione comporta nel modo di concepire le stesse rappresentazioni semantiche. Non si tratta, dunque, solo di una riflessione sul particolare metalinguaggio adottato da alcuni modelli semantici. Data la sua natura costitutiva, l’analisi della metafora del lessico come spazio di parole ci conduce direttamente ad affrontare il tema della sua forza esplicativa rispetto al dominio che essa intende rappresentare, ovvero della sua validità come modello del significato. Sebbene questo lavoro non si proponga di offrire una discussione delle teorie della metafora, tuttavia uno dei criteri con cui valuteremo il valore costitutivo dell’analogia dello spazio di parole sarà proprio rispetto alla sua capacità di offrire un modo alternativo di modellare le rappresentazioni semantiche, in grado di aprire interessanti prospettive per affrontare il problema stesso del linguaggio metaforico e delle dinamiche del significato lessicale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.