Il saggio indaga il ruolo dell’architettura nella riconnessione tra città e produzione, a partire dalle esperienze di agricoltura urbana sviluppate a Parigi. In un contesto urbano fragile, reso vulnerabile dalla dipendenza dalle importazioni e dalle crisi ambientali e sociali, l’urban farming si configura come strumento capace di restituire autonomia, prossimità e coesione alla polis contemporanea. Attraverso i programmi Parisculteurs e Nature Urbaine, l’articolo analizza come l’agricoltura possa diventare progetto architettonico: non infrastruttura tecnica, ma dispositivo ibrido che integra produzione, abitare e comunità. Questi interventi diffusi trasformano il volto della città, convertendo il limite edilizio in un orizzonte produttivo e delineando una nuova cultura del progetto fondata sulla rigenerazione ecologica e sociale dello spazio urbano.
La polis produttiva. Urban farming come cultura del progetto
Elisa Barsanti
2025-01-01
Abstract
Il saggio indaga il ruolo dell’architettura nella riconnessione tra città e produzione, a partire dalle esperienze di agricoltura urbana sviluppate a Parigi. In un contesto urbano fragile, reso vulnerabile dalla dipendenza dalle importazioni e dalle crisi ambientali e sociali, l’urban farming si configura come strumento capace di restituire autonomia, prossimità e coesione alla polis contemporanea. Attraverso i programmi Parisculteurs e Nature Urbaine, l’articolo analizza come l’agricoltura possa diventare progetto architettonico: non infrastruttura tecnica, ma dispositivo ibrido che integra produzione, abitare e comunità. Questi interventi diffusi trasformano il volto della città, convertendo il limite edilizio in un orizzonte produttivo e delineando una nuova cultura del progetto fondata sulla rigenerazione ecologica e sociale dello spazio urbano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


