Il saggio propone una nuova interpretazione del momento genetico della cosiddetta polemica tra Classicisti e Romantici, innescata a Milano dalla pubblicazione sulla "Biblioteca italiana", nei primi mesi del 1816, dell'articolo "Sulla maniera e la utilità delle traduzioni" di M.me de Staël. Del dibattito vivacissimo che seguì si è cercato di ricostruire le implicazioni e le contraddizioni, riesaminando soprattutto le posizioni di Ludovico di Breme, Pietro Borsieri, Giovanni Berchet e il progetto del "Conciliatore".

Paradossi, manipolazioni, forzature: la genesi della cosiddetta “polemica classico-romantica”.

fedi francesca
Primo
2025-01-01

Abstract

Il saggio propone una nuova interpretazione del momento genetico della cosiddetta polemica tra Classicisti e Romantici, innescata a Milano dalla pubblicazione sulla "Biblioteca italiana", nei primi mesi del 1816, dell'articolo "Sulla maniera e la utilità delle traduzioni" di M.me de Staël. Del dibattito vivacissimo che seguì si è cercato di ricostruire le implicazioni e le contraddizioni, riesaminando soprattutto le posizioni di Ludovico di Breme, Pietro Borsieri, Giovanni Berchet e il progetto del "Conciliatore".
2025
Fedi, Francesca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1336568
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