L’adozione crescente dell’Intelligenza Artificiale sta trasformando le relazioni tra umani e macchine nei contesti urbani, ridefinendo identità e funzionamento delle città. Se nella smart city l’IA supporta l’uomo nell’ottimizzazione dei servizi, emergono nuove forme e visioni urbane, dove le macchine assumono ruoli decisionali un tempo riservati agli esseri umani. Questo lavoro si inserisce nel dibattito geografico sull’impatto dell’intelligenza artificiale, analizzando i discorsi e le rappresentazioni relative al passaggio da smart city a città autonome. Lo studio, basandosi su alcune analisi empiriche, evidenzia da un lato la persistenza di concetti legati all’innovazione e infrastrutture tipiche della città smart; dall’altro, la crescita di temi come machine learning, controllo e predizione urbana che indicano un’evoluzione verso modelli di città autonoma.
La transizione dalla smart alla autonomous city: discorsi e rappresentazioni sull’intelligenza artificiale urbana
Michela Lazzeroni
;Antonello Romano
2025-01-01
Abstract
L’adozione crescente dell’Intelligenza Artificiale sta trasformando le relazioni tra umani e macchine nei contesti urbani, ridefinendo identità e funzionamento delle città. Se nella smart city l’IA supporta l’uomo nell’ottimizzazione dei servizi, emergono nuove forme e visioni urbane, dove le macchine assumono ruoli decisionali un tempo riservati agli esseri umani. Questo lavoro si inserisce nel dibattito geografico sull’impatto dell’intelligenza artificiale, analizzando i discorsi e le rappresentazioni relative al passaggio da smart city a città autonome. Lo studio, basandosi su alcune analisi empiriche, evidenzia da un lato la persistenza di concetti legati all’innovazione e infrastrutture tipiche della città smart; dall’altro, la crescita di temi come machine learning, controllo e predizione urbana che indicano un’evoluzione verso modelli di città autonoma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


