Obiettivo: L’obiettivo dello studio è stato esplorare se impegno e accettazione, misurati rispettivamente dall’“Activity Engagement” (AE) e dal “Pain Willingness” (PW) del Chronic Pain and Acceptance Questionnaire (CPAQ) sono predittori di outcome psicosociale in pazienti affetti da dolore cronico. Metodo: 120 pazienti afferenti consecutivamente ad un centro per il trattamento del dolore cronico sono stati valutati. AE e PW sono stati misurati con il CPAQ (McCracken et al. 2004; Italian version of Bernini et al. 2008). Inoltre sono state somministrate HADS, BASIS-32, PASS-20, l’item 5 del EQ-5D. Risultati: L’analisi di regressione gerarchica, controllando per intensità e durata del dolore, e per altre variabili sociodemografice, ha indicato che l’accettazione del dolore non è un predittore di outcome psicosociale, mentre l’impegno predice la depressione, l’ansia, la difficoltà nel funzionamento nella vita quotidiana, il benessere e la qualità di vita. Conclusioni: Il dolore cronico non è semplicemente un problema fisico ma coinvolge variabili psicologiche, come in questo caso l’impegno (AE). L’impegno, per esempio, dovrebbe essere parte dell‘approccio medico e psicologico del trattamento del dolore. Gli interventi dovrebbero quindi essere finalizzati non solo ad insegnare al paziente ad accettare il dolore e migliorare il suo stato fisico o il disturbo cronico ma a vivere una vita piena di significati e obiettivi, nonostante il dolore.

Predittori di outcome psicosociale in pazienti affetti da dolore cronico. Il ruolo dell’accettazione e dell’impegno

BERNINI, OLIVIA;BERROCAL MONTIEL, CARMEN;
2009-01-01

Abstract

Obiettivo: L’obiettivo dello studio è stato esplorare se impegno e accettazione, misurati rispettivamente dall’“Activity Engagement” (AE) e dal “Pain Willingness” (PW) del Chronic Pain and Acceptance Questionnaire (CPAQ) sono predittori di outcome psicosociale in pazienti affetti da dolore cronico. Metodo: 120 pazienti afferenti consecutivamente ad un centro per il trattamento del dolore cronico sono stati valutati. AE e PW sono stati misurati con il CPAQ (McCracken et al. 2004; Italian version of Bernini et al. 2008). Inoltre sono state somministrate HADS, BASIS-32, PASS-20, l’item 5 del EQ-5D. Risultati: L’analisi di regressione gerarchica, controllando per intensità e durata del dolore, e per altre variabili sociodemografice, ha indicato che l’accettazione del dolore non è un predittore di outcome psicosociale, mentre l’impegno predice la depressione, l’ansia, la difficoltà nel funzionamento nella vita quotidiana, il benessere e la qualità di vita. Conclusioni: Il dolore cronico non è semplicemente un problema fisico ma coinvolge variabili psicologiche, come in questo caso l’impegno (AE). L’impegno, per esempio, dovrebbe essere parte dell‘approccio medico e psicologico del trattamento del dolore. Gli interventi dovrebbero quindi essere finalizzati non solo ad insegnare al paziente ad accettare il dolore e migliorare il suo stato fisico o il disturbo cronico ma a vivere una vita piena di significati e obiettivi, nonostante il dolore.
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