Questa saggio cerca di illustrare come, nel variegato contesto del radicalismo politico anglo-americano della seconda metà del XVIII secolo, i principi luterani del libero esame dei testi sacri e del sacerdozio universale, che avevano affermato l’autonomia morale dell’uomo, furono estesi dalla religione alla politica, dalla libertà religiosa alla libertà politica. Questo avvenne soprattutto in seguito alla lezione di John Locke nell’ambito del cosiddetto “dissenso razionale” alla chiesa inglese. In quel contesto il private judgement si affermò come una sorta di diritto naturale intellettuale, ed a partire dalla metà degli anni 60’ del Settecento si rivelò l’arma principale con la quale i non-conformisti alla chiesa anglicana (dissenters) sferrarono un nuovo duro attacco contro la sua ortodossia trinitaria, con l’intento di minare le basi della sua stretta alleanza politica con la monarchia inglese. L’assalto si sviluppò su tre fronti, la domanda di esenzione dall’obbligo di sottoscrivere i 39 articoli previsti dagli Acts of Uniformity, il sostegno all’indipendenza americana, e la richiesta di una riforma parlamentare con l’allargamento del suffragio. Il confronto ed il dibattito che ne scaturirono contribuirono a trasformare l’aristocratica concezione repubblicana della libertà degli antichi, in una concezione democratica più moderna ed individualistica, sostanzialmente fondata sul suffragio universale maschile, finalmente attribuito, come si poteva desumere dalla famosa opera di John Cartwright, Take Your Choice! del 1776, non più in base alla proprietà o ad antichi privilegi costituzionali ma in virtù della sola personalità umana.
Dalla libertà religiosa alla libertà politica: Il radicalismo anglo-americano, 1689-1776
LENCI, MAURO
2010-01-01
Abstract
Questa saggio cerca di illustrare come, nel variegato contesto del radicalismo politico anglo-americano della seconda metà del XVIII secolo, i principi luterani del libero esame dei testi sacri e del sacerdozio universale, che avevano affermato l’autonomia morale dell’uomo, furono estesi dalla religione alla politica, dalla libertà religiosa alla libertà politica. Questo avvenne soprattutto in seguito alla lezione di John Locke nell’ambito del cosiddetto “dissenso razionale” alla chiesa inglese. In quel contesto il private judgement si affermò come una sorta di diritto naturale intellettuale, ed a partire dalla metà degli anni 60’ del Settecento si rivelò l’arma principale con la quale i non-conformisti alla chiesa anglicana (dissenters) sferrarono un nuovo duro attacco contro la sua ortodossia trinitaria, con l’intento di minare le basi della sua stretta alleanza politica con la monarchia inglese. L’assalto si sviluppò su tre fronti, la domanda di esenzione dall’obbligo di sottoscrivere i 39 articoli previsti dagli Acts of Uniformity, il sostegno all’indipendenza americana, e la richiesta di una riforma parlamentare con l’allargamento del suffragio. Il confronto ed il dibattito che ne scaturirono contribuirono a trasformare l’aristocratica concezione repubblicana della libertà degli antichi, in una concezione democratica più moderna ed individualistica, sostanzialmente fondata sul suffragio universale maschile, finalmente attribuito, come si poteva desumere dalla famosa opera di John Cartwright, Take Your Choice! del 1776, non più in base alla proprietà o ad antichi privilegi costituzionali ma in virtù della sola personalità umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.