Il deittico presente all'inizio di Th. 24, abitualmente riferito in funzione prolettica al mythos che le Muse rivolgono ad Esiodo, acquista uno spessore di maggiore significato ed incisività se legato alla figura del poeta che, attraverso numerosi dettagli, intende chiaramente sottolineare il suo ruolo di primo piano nell'economia dell'episodio. Questa nuova interpretazione, sostenuta alla luce di numerosi riscontri in Omero e della struttura metrica del verso, comporta un necessario intervento sul testo, dovuto all'esigenza di recuperare la forma ortotonica del pronome in sostituzione della forma atona, comunemente proposta dagli editori, ascrivibile ad una impropria divisione di parole in scriptio continua.
Esiodo e le Muse: la funzione deittica di un dimostrativo
CALABRESE DE FEO, MARIA RAFFAELLA
2010-01-01
Abstract
Il deittico presente all'inizio di Th. 24, abitualmente riferito in funzione prolettica al mythos che le Muse rivolgono ad Esiodo, acquista uno spessore di maggiore significato ed incisività se legato alla figura del poeta che, attraverso numerosi dettagli, intende chiaramente sottolineare il suo ruolo di primo piano nell'economia dell'episodio. Questa nuova interpretazione, sostenuta alla luce di numerosi riscontri in Omero e della struttura metrica del verso, comporta un necessario intervento sul testo, dovuto all'esigenza di recuperare la forma ortotonica del pronome in sostituzione della forma atona, comunemente proposta dagli editori, ascrivibile ad una impropria divisione di parole in scriptio continua.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.