Il granducato di Ferdinando è connotato, tra l'altro, dalla nascita di numerose compagnie laicali, alla cui cura si deve l’adeguamento ai precetti della controriforma o la loro costruzione ex novo. Le rinnovate facciate delle fabbriche oratoriali, a differenza delle chiese conventuali, sono improntate a sintetici criteri funzionali, intonacate e dotate di un sobrio apparato decorativo in pietra serena: risultato di contingenze economiche, ma anche di finalità mirate a testimoniare la provvidenza per i poveri, la carità e la misericordia. Caratterizzate da un elementare impianto ad aula rettangolare di piccole dimensioni, si presentavano all’esterno con un fronte intonacato, qualche volta a “piccolo tempio” e qualche volta a capanna, con le finestre a edicola e il classicistico o manieristico portale timpanato.La chiesa della compagnia di Sant’Antonio, caratterizzata da un rigore formale nel suo impianto ad aula, rientra perfettamente nella tipologia oratoriale, comune alle fabbriche delle confraternite laiche e religiose erette nel clima controriformato. Nel saggio si analizzano le vicende istituzionali e costruttive dell'edificio, nonchè gli aspetti architettonici.
Chiesa e Ospedale, poi orfanotrofio, di Sant’Antonio in Qualconia
KARWACKA, EWA JOLANTA;LAMBERTI, CLAUDIA
2010-01-01
Abstract
Il granducato di Ferdinando è connotato, tra l'altro, dalla nascita di numerose compagnie laicali, alla cui cura si deve l’adeguamento ai precetti della controriforma o la loro costruzione ex novo. Le rinnovate facciate delle fabbriche oratoriali, a differenza delle chiese conventuali, sono improntate a sintetici criteri funzionali, intonacate e dotate di un sobrio apparato decorativo in pietra serena: risultato di contingenze economiche, ma anche di finalità mirate a testimoniare la provvidenza per i poveri, la carità e la misericordia. Caratterizzate da un elementare impianto ad aula rettangolare di piccole dimensioni, si presentavano all’esterno con un fronte intonacato, qualche volta a “piccolo tempio” e qualche volta a capanna, con le finestre a edicola e il classicistico o manieristico portale timpanato.La chiesa della compagnia di Sant’Antonio, caratterizzata da un rigore formale nel suo impianto ad aula, rientra perfettamente nella tipologia oratoriale, comune alle fabbriche delle confraternite laiche e religiose erette nel clima controriformato. Nel saggio si analizzano le vicende istituzionali e costruttive dell'edificio, nonchè gli aspetti architettonici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.