La parte del volume, realizzata dall'autrice che è anche curatrice dell'opera, porta a compimento una ricerca sviluppata nel corso degli anni sul tema del danno non patrimoniale rielaborato alla luce dei principi costituzionali. L'accoglimento da parte delle Corti superiori della proposta avanzata dall'Autrice in merito al possibile coordinamento ermeneutico fra le disposizioni codicistiche in materia di danno non patrimoniale e l'art. 2 C. è l'occasione per una ridefinizione generale dell'assetto della materia nella duplice prospettiva di superare le obiezioni avanzate dalla dottrina, chiarendo taluni passaggi cardinali anche rispetto al riferimento alla categoria dei diritti inviolabili, e affrontando i nodi teorici relativi al problema a lungo trascurato della quantificazione del danno non patrimoniale. In particolare, la parte del lavoro dedicata all'illecito civile affronta la ricostruzione in chiave privatistica della categoria dei diritti inviolabili valutando sia la portata del concetto di inviolabilità, specie a confronto con gli orientamenti della Corte di Strasburgo in materia di diritto di proprietà, sia il significato della rilevanza in concreto dell'inviolabilità alla luce del limite della tolleranza recepito dalla Corte di Cassazione. Sempre nella prospettiva dell'illecito civile viene poi affrontato il problema della ricostruzione della regola e della coerenza in chiave sistematica di una disciplina che si fonda sul coordinamento fra una norma di rinvio e una disposizione di principio.
Il danno non patrimoniale e la responsabilità extracontrattuale
NAVARRETTA, EMANUELA
2010-01-01
Abstract
La parte del volume, realizzata dall'autrice che è anche curatrice dell'opera, porta a compimento una ricerca sviluppata nel corso degli anni sul tema del danno non patrimoniale rielaborato alla luce dei principi costituzionali. L'accoglimento da parte delle Corti superiori della proposta avanzata dall'Autrice in merito al possibile coordinamento ermeneutico fra le disposizioni codicistiche in materia di danno non patrimoniale e l'art. 2 C. è l'occasione per una ridefinizione generale dell'assetto della materia nella duplice prospettiva di superare le obiezioni avanzate dalla dottrina, chiarendo taluni passaggi cardinali anche rispetto al riferimento alla categoria dei diritti inviolabili, e affrontando i nodi teorici relativi al problema a lungo trascurato della quantificazione del danno non patrimoniale. In particolare, la parte del lavoro dedicata all'illecito civile affronta la ricostruzione in chiave privatistica della categoria dei diritti inviolabili valutando sia la portata del concetto di inviolabilità, specie a confronto con gli orientamenti della Corte di Strasburgo in materia di diritto di proprietà, sia il significato della rilevanza in concreto dell'inviolabilità alla luce del limite della tolleranza recepito dalla Corte di Cassazione. Sempre nella prospettiva dell'illecito civile viene poi affrontato il problema della ricostruzione della regola e della coerenza in chiave sistematica di una disciplina che si fonda sul coordinamento fra una norma di rinvio e una disposizione di principio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.