Rilevato il forte gap sussistente tra il numero dei reati e dei relativi processi e la capacità di definizione degli stessi da parte dell'amministrazione giudiziaria, il contributo offre una serie di approfondite considerazioni atte a garantire una lettura meno arbitraria del principio nettamente stagliato dall'art. 112 Cost. In quest'ottica, si valorizzano rimedi come quello rappresentato da una certa logica dei cc.dd. "criteri di priorità" nella gestio degli affari penali.

Considerazioni sui profili di rilevanza processuale del principio di obbligatorietà dell'azione penale a vent'anni dalla riforma del codice di procedura penale.

MARZADURI, ENRICO
2010-01-01

Abstract

Rilevato il forte gap sussistente tra il numero dei reati e dei relativi processi e la capacità di definizione degli stessi da parte dell'amministrazione giudiziaria, il contributo offre una serie di approfondite considerazioni atte a garantire una lettura meno arbitraria del principio nettamente stagliato dall'art. 112 Cost. In quest'ottica, si valorizzano rimedi come quello rappresentato da una certa logica dei cc.dd. "criteri di priorità" nella gestio degli affari penali.
2010
Marzaduri, Enrico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/140023
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