La formula “nascita indesiderata” compendia una variegata tipologia di illeciti che sottendono interessi diversi e facenti capo a soggetti distinti. Quando la colpa medica si frappone al perseguimento dell’obiettivo di evitare il concepimento o la prosecuzione di una gravidanza, vengono frustrate le scelte operate in ambito procreativo dalla coppia o dal singolo; nel caso in cui, invece, a fronte di una gravidanza programmata e voluta, le negligenze commesse dal personale sanitario nella fase della diagnosi prenatale impediscano alla donna di essere informata circa la presenza o i rischi di malformazioni fetali, la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza tutela l’interesse della donna ma non sono mancate prospettazioni relative alla vulnerazione degli interessi del minore stesso. Dopo avere esaminato il problema comune relativo al titolo della responsabilità vengono analizzati separatamente gli altri problemi relativi alla nascita non programmata di un figlio sano e alla nascita di un figlio inaspettatamente non sano (colpa, nesso di causalità e ingiustizia del danno per indicare i principali) per confrontarli con le indicazioni contenute nelle sentenze delle Sezioni Unite del 2008 (Cass., Sez. Un., 11 novembre 2008, n. 26972, n. 26973, n. 26974 e n. 26975). Per quanto concerne il versante della quantificazione del danno lo scritto fa riferimento alle pronunce di merito riassunte nelle tabelle contenute in appendice al volume insieme ad altri dati essenziali della pronuncia.
Il danno non patrimoniale da c.d. nascita indesiderata
FAVILLI, CHIARA
2010-01-01
Abstract
La formula “nascita indesiderata” compendia una variegata tipologia di illeciti che sottendono interessi diversi e facenti capo a soggetti distinti. Quando la colpa medica si frappone al perseguimento dell’obiettivo di evitare il concepimento o la prosecuzione di una gravidanza, vengono frustrate le scelte operate in ambito procreativo dalla coppia o dal singolo; nel caso in cui, invece, a fronte di una gravidanza programmata e voluta, le negligenze commesse dal personale sanitario nella fase della diagnosi prenatale impediscano alla donna di essere informata circa la presenza o i rischi di malformazioni fetali, la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza tutela l’interesse della donna ma non sono mancate prospettazioni relative alla vulnerazione degli interessi del minore stesso. Dopo avere esaminato il problema comune relativo al titolo della responsabilità vengono analizzati separatamente gli altri problemi relativi alla nascita non programmata di un figlio sano e alla nascita di un figlio inaspettatamente non sano (colpa, nesso di causalità e ingiustizia del danno per indicare i principali) per confrontarli con le indicazioni contenute nelle sentenze delle Sezioni Unite del 2008 (Cass., Sez. Un., 11 novembre 2008, n. 26972, n. 26973, n. 26974 e n. 26975). Per quanto concerne il versante della quantificazione del danno lo scritto fa riferimento alle pronunce di merito riassunte nelle tabelle contenute in appendice al volume insieme ad altri dati essenziali della pronuncia.File | Dimensione | Formato | |
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