Antiquaria e riscrittura della storia nel contesto socio-politico di Pisa tra XV e XVI secolo

Nel generale clima umanistico di rivalutazione della storia i Pisani, dopo la liberazione dalla dominazione fiorentina nel novembre 1494, sentirono l'esigenza di ricostruire ed eventualmente manipolare la storia cittadina e le sue antiche glorie nell'intento di giustificare la legittimità della loro ribellione. In questo contesto la casata dei Griffi, di antica origine consolare, divenne luogo d'incontro tra incontestabili interessi culturali e ancora più forti e variegate istanze politiche: in questo clima videro la luce numerose manipolazioni e falsificazioni, delle quali sono offerti quattro esempi, due documenti e due epigrafi, collegati sia alle circostanze della politica cittadina, nel clima di rivendicazione dei diritti e delle glorie passati, sia alla vicenda familiare nella volontà di costruire una tradizione capace di permettere alla casata una funzione rilevante anche sotto l'eventuale dominio fiorentino.