Sulla base di un confronto sistematico tra la documentazione archivistiva e le informazioni presenti delle fonti storiografiche sei e settecentesche (Baldinucci e Sardini in particolar modo), il testo ricostruisce le vicende, complesse e assai discusse, della formazione e della prima attività del pittore lucchese del Seicento Pietro Paolini. Propone una ipotesi di scansione cronologica dei fatti, valorizzando nel contempo l'importanza che il rapporto di discepolato/collaborazione con Angelo Caroselli, frequentato a Roma, ebbe per il determinarsi di alcune caratteristiche duratura della sua pittura. Attraverso una lettura di tipo stilistico, suggerisce una ipotesi di scansione cronologica delle opere realizzate tra gli anni Venti e i primi anni Trenta. Di seguito è proposta una lettura delle modalità operative del Paolini, finalizzata ad individuare il senso specifico che in lui assume il riferimento al caravaggismo.
Pietro Paolini tra Lucca e Roma (1603-1681)
AMBROSINI, ALBERTO
2010-01-01
Abstract
Sulla base di un confronto sistematico tra la documentazione archivistiva e le informazioni presenti delle fonti storiografiche sei e settecentesche (Baldinucci e Sardini in particolar modo), il testo ricostruisce le vicende, complesse e assai discusse, della formazione e della prima attività del pittore lucchese del Seicento Pietro Paolini. Propone una ipotesi di scansione cronologica dei fatti, valorizzando nel contempo l'importanza che il rapporto di discepolato/collaborazione con Angelo Caroselli, frequentato a Roma, ebbe per il determinarsi di alcune caratteristiche duratura della sua pittura. Attraverso una lettura di tipo stilistico, suggerisce una ipotesi di scansione cronologica delle opere realizzate tra gli anni Venti e i primi anni Trenta. Di seguito è proposta una lettura delle modalità operative del Paolini, finalizzata ad individuare il senso specifico che in lui assume il riferimento al caravaggismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
