Lo studio delle tracce del multilinguismo nei manoscritti permette di far emergere il complesso intrecciarsi dell'apporto di altre lingue nel processo di scrittura. Anche scrittori considerati "monololingue" hanno in realtà subito l'influsso di altre sonorità e di altre lingue. Il saggio prende in esame l'esempio di Paul Valéry, la cui opera è considerata un monumento alla lingua francese, e mostra il lavoro in sordina della lingua degli affetti (l'italiano materno) che suggerisce ritmi e ordini sintattici innovativi.

La langue des affects : le cas de Valéry

SANNA, ANTONIETTA
2011-01-01

Abstract

Lo studio delle tracce del multilinguismo nei manoscritti permette di far emergere il complesso intrecciarsi dell'apporto di altre lingue nel processo di scrittura. Anche scrittori considerati "monololingue" hanno in realtà subito l'influsso di altre sonorità e di altre lingue. Il saggio prende in esame l'esempio di Paul Valéry, la cui opera è considerata un monumento alla lingua francese, e mostra il lavoro in sordina della lingua degli affetti (l'italiano materno) che suggerisce ritmi e ordini sintattici innovativi.
2011
Sanna, Antonietta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/144396
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