E’ noto che Esiodo nei suoi poemi ricorre con particolare frequenza all’uso del nome proprio al quale la mentalità arcaica riconosceva una fondamentale funzione individualizzante. In questa direzione va interpretato il nome del poeta, menzionato al vv. 22, tratto fortemente innovativo rispetto all’anonimità dell’aedo tradizionale. Esiodo fa il suo nome perché vuole marcare la sua singolarità e la sua specificità di persona per caratterizzare come unico ed esclusivo il suo rapporto con le Muse. Quanto al significato, la prassi onomastica esiodea definisce di norma il profilo individuale del soggetto, escludendo il criterio della patronimia operante in Omero: il nome Esiodo sintetizza dunque la capacità di canto acquisito da chi dalle Muse ha imparato il canto, in occasione di un incontro straordinario.
Il nome di Esiodo: Th. 22
CALABRESE DE FEO, MARIA RAFFAELLA
2011-01-01
Abstract
E’ noto che Esiodo nei suoi poemi ricorre con particolare frequenza all’uso del nome proprio al quale la mentalità arcaica riconosceva una fondamentale funzione individualizzante. In questa direzione va interpretato il nome del poeta, menzionato al vv. 22, tratto fortemente innovativo rispetto all’anonimità dell’aedo tradizionale. Esiodo fa il suo nome perché vuole marcare la sua singolarità e la sua specificità di persona per caratterizzare come unico ed esclusivo il suo rapporto con le Muse. Quanto al significato, la prassi onomastica esiodea definisce di norma il profilo individuale del soggetto, escludendo il criterio della patronimia operante in Omero: il nome Esiodo sintetizza dunque la capacità di canto acquisito da chi dalle Muse ha imparato il canto, in occasione di un incontro straordinario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.