A Volterra si associa la definizione di gioiello di arte etrusca, romana, rinascimentale, per la valenza storico artistica tramandata negli anni. Al patrimonio caratterizzante il piccolo centro storico, che attrae turisti a livello internazionale, si unisce un valore aggiunto dato dall’imponente segno della vegetazione e dal paesaggio che si apre, dominandolo, su tutta la Valle del Cecina. La conoscenza del luogo è limitata all’interno delle mura, non guarda al suo esterno, al contatto con la natura e con le zone urbanizzate in epoche successive, che presentano altrettanti segni storici di ugual valore. Le criticità ambientali rendono Volterra un luogo difficilmente accessibile e non facilitano la conoscenza del territorio circostante le mura. Se nelle grandi città il limite urbano è caratterizzato da edifici anonimi, spesso con quartieri dormitorio, o zone industriali, o zone degradate, in Volterra il limite sembra quasi essere delimitato da un confine labile immaginario delineato dalle mura. Lo studio ha evidenziato come anche la Volterra oltre le mura richieda il necessario riconoscimento dei valori storico artistici e della cultura. Ma per far questo è indubbiamente necessario pensare ad una nuova idea della città, con un’ottica di una innovazione che valorizza la tradizione, senza deturpare. Nella relazione del quadro conoscitivo del piano strutturale di Volterra si individuano valenze e criticità della cittadina, elaborate nel processo di governo del territorio, con indagini scrupolose che hanno visto coinvolti cittadini e turisti ad esprimere opinioni.Tra le principali criticità affini alla scelta della valorizzazione del limite urbano: a) scarsi spazi-percorsi naturalistici dedicati ad attività ricreative-sportive e didattiche; da ciò la necessità di prevedere percorrenze oltre il limite urbano, verso il territorio aperto, attraversando luoghi di interesse architettonico, naturalistico e storico b) ridefinire il ruolo delle mura urbane non più viste come un limite urbano ma un continuum tra gli spazi verdi e costruiti esterni ed interni al centro storico; c) creazione di luoghi verdi utilizzabili da fruitori esterni ma legati agli spazi costruiti caratterizzanti il volterrano – architettonici, archeologici, della salute, con possibilità di passeggiate archeologiche e privilegiando il recupero dell’esistente. d) miglioramento della viabilità, con salvaguardia e ripristino di testimonianze storiche quali la vecchia rete ferroviaria che conduceva a Cecina, connettendo il paesaggio collinare al mare. Il territorio Volterrano, caratterizzato da una fitta rete di collegamenti minori che si diramano verso strategici punti della Toscana, manca di una principale arteria di grande scorrimento che permetterebbe una maggior fruibilità della cittadina dal settore turistico. Posta come finalità del workshop un’azione di valorizzazione delle aree limitrofe urbane, al di là dalle mura, le aree individuate per promuoverne una effettiva valorizzazione e sostenibilità economica sociale ed ambientale, sono state la Badia Camaldolese, San Girolamo, San Giusto, Poggio alle Croci. Ulteriore tema è quello dell’ideazione di un nuovo sistema di mobilità - people mover per un sistema efficiente di connessione della città. Le aree individuate, pur presentando una possibilità per lo sviluppo turistico ricettivo e per gli spazi dedicati ad attività ricreative dei cittadini stessi, risultano scarsamente note, con spazi degradati e criticità, che non rendono giustizia al valore storico artistico e naturalistico.

Spaces of transformation at the limits of a city: the case of Volterra

BEVILACQUA, MARCO GIORGIO;
2011-01-01

Abstract

A Volterra si associa la definizione di gioiello di arte etrusca, romana, rinascimentale, per la valenza storico artistica tramandata negli anni. Al patrimonio caratterizzante il piccolo centro storico, che attrae turisti a livello internazionale, si unisce un valore aggiunto dato dall’imponente segno della vegetazione e dal paesaggio che si apre, dominandolo, su tutta la Valle del Cecina. La conoscenza del luogo è limitata all’interno delle mura, non guarda al suo esterno, al contatto con la natura e con le zone urbanizzate in epoche successive, che presentano altrettanti segni storici di ugual valore. Le criticità ambientali rendono Volterra un luogo difficilmente accessibile e non facilitano la conoscenza del territorio circostante le mura. Se nelle grandi città il limite urbano è caratterizzato da edifici anonimi, spesso con quartieri dormitorio, o zone industriali, o zone degradate, in Volterra il limite sembra quasi essere delimitato da un confine labile immaginario delineato dalle mura. Lo studio ha evidenziato come anche la Volterra oltre le mura richieda il necessario riconoscimento dei valori storico artistici e della cultura. Ma per far questo è indubbiamente necessario pensare ad una nuova idea della città, con un’ottica di una innovazione che valorizza la tradizione, senza deturpare. Nella relazione del quadro conoscitivo del piano strutturale di Volterra si individuano valenze e criticità della cittadina, elaborate nel processo di governo del territorio, con indagini scrupolose che hanno visto coinvolti cittadini e turisti ad esprimere opinioni.Tra le principali criticità affini alla scelta della valorizzazione del limite urbano: a) scarsi spazi-percorsi naturalistici dedicati ad attività ricreative-sportive e didattiche; da ciò la necessità di prevedere percorrenze oltre il limite urbano, verso il territorio aperto, attraversando luoghi di interesse architettonico, naturalistico e storico b) ridefinire il ruolo delle mura urbane non più viste come un limite urbano ma un continuum tra gli spazi verdi e costruiti esterni ed interni al centro storico; c) creazione di luoghi verdi utilizzabili da fruitori esterni ma legati agli spazi costruiti caratterizzanti il volterrano – architettonici, archeologici, della salute, con possibilità di passeggiate archeologiche e privilegiando il recupero dell’esistente. d) miglioramento della viabilità, con salvaguardia e ripristino di testimonianze storiche quali la vecchia rete ferroviaria che conduceva a Cecina, connettendo il paesaggio collinare al mare. Il territorio Volterrano, caratterizzato da una fitta rete di collegamenti minori che si diramano verso strategici punti della Toscana, manca di una principale arteria di grande scorrimento che permetterebbe una maggior fruibilità della cittadina dal settore turistico. Posta come finalità del workshop un’azione di valorizzazione delle aree limitrofe urbane, al di là dalle mura, le aree individuate per promuoverne una effettiva valorizzazione e sostenibilità economica sociale ed ambientale, sono state la Badia Camaldolese, San Girolamo, San Giusto, Poggio alle Croci. Ulteriore tema è quello dell’ideazione di un nuovo sistema di mobilità - people mover per un sistema efficiente di connessione della città. Le aree individuate, pur presentando una possibilità per lo sviluppo turistico ricettivo e per gli spazi dedicati ad attività ricreative dei cittadini stessi, risultano scarsamente note, con spazi degradati e criticità, che non rendono giustizia al valore storico artistico e naturalistico.
2011
Bevilacqua, MARCO GIORGIO; Massano, E.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/145377
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