Scopo del Lavoro. Sebbene tradizionalmente considerata lie- ve, transitoria e non erosiva, l’artrite nel LES può talvolta com- plicarsi con deformità e, in rari casi, con erosioni. Scopo del lavoro è stato lo studio delle caratteristiche clinico-sierologiche dell’impegno articolare in una coorte di pazienti affetti da LES seguiti presso il nostro centro. Materiali e Metodi. In pazienti consecutivi affetti da LES sono stati valutati: storia dell’impegno articolare, conta artico- lare completa, rigidità mattutina, Per ciascun paziente sono stati inoltre eseguiti indici di flogosi, complemento e profilo autoanticorpale completo e sono stati calcolati attività (ECLAM) e danno (SLICC/ACR-DI) di malattia. Risultati. Sono stati arruolati 50 pazienti (47 donne, 3 uomini; età media 40±11, durata media di malattia 14±8 anni). Quaran- tasei (92) presentavano una storia di impegno articolare sud- divisi nei seguenti sottogruppi; 6 (12) artralgie infiammatorie, 20 (40) almeno un episodio di artrite franca e 20 con artrite persistente che ha condizionato dolore cronico e terapia conti- nuative (artrite clinicamente severa). All’arruolamento, 13 pa- zienti (24) riferivano rigidità mattutina di lunga durata (>30’) e 22 (44) presentavano un impegno articolare attivo; in 13 pazienti (26) erano presenti segni clinici di artrite di mano e/o polso con interessamento prevalente di polso e MCF. Deformità articolari configuranti una artropatia di Jaccoud (Jac- coud’s arthropathy index >5) erano presenti in 5 pazienti (10) ed erosioni radiograficamente evidenziabili sono state osservate in 4 pazienti (8). I valori di Proteina C reattiva sono risultati significativamente superiori nei sottogruppi di pazienti con artrite attiva (p0.02) e artrite severa (p0.03) mentre non abbiamo osservato alcuna differenza in termini di VES o complementemia. Anticorpi an- ti-CCP sono stati rilevati in 3 pazienti (6) tutti con una storia di artrite severa. I valori di ECLAM nei sottogruppi sono ri- sultati sovrapponibili, mentre i pazienti con artrite deformante presentavano un indice di anno più elevato (escludendo dal calcolo dell’ indice l’ item “deforming arthropathy”). Dal punto di vista terapeutico, al momento della valutazione i pazienti con artrite severa assumevano una dose di gluococor- ticoidi superiore (6.3 mg vs 4.3) rispetto agli altri sottogruppi. Conclusioni. Non raramente pazienti con LES possono pre- sentare una artrite severa causa di dolore cronico e disabilità. Questi dati dimostrano che un impegno articolare severo può essere presente anche in assenza di attività di malattia globale ma si associa ad una aumentata richiesta di glucocorticoidi e ad accumulo di danno. Valori di proteina C reattiva persistentemente elevate e positi- vità degli anticorpi anti-CCP sembrano rappresentare dei mar- catori biologici di artrite severa e possono rappresentare un importante ausilio all’identificazione precoce dei pazienti a maggior rischio di sviluppare danni articolari.

IMPEGNO ARTICOLARE NEL LES: L’IMPORTANZA DI UNA VALUTAZIONE CLINICA E SIEROLOGICA COMPLETA NELLA DEFINIZIONE DELLO SPETTRO DI MALATTIA

Tani C.;RIENTE, LUCREZIA;CARLI, LINDA;BOMBARDIERI, STEFANO;
2011-01-01

Abstract

Scopo del Lavoro. Sebbene tradizionalmente considerata lie- ve, transitoria e non erosiva, l’artrite nel LES può talvolta com- plicarsi con deformità e, in rari casi, con erosioni. Scopo del lavoro è stato lo studio delle caratteristiche clinico-sierologiche dell’impegno articolare in una coorte di pazienti affetti da LES seguiti presso il nostro centro. Materiali e Metodi. In pazienti consecutivi affetti da LES sono stati valutati: storia dell’impegno articolare, conta artico- lare completa, rigidità mattutina, Per ciascun paziente sono stati inoltre eseguiti indici di flogosi, complemento e profilo autoanticorpale completo e sono stati calcolati attività (ECLAM) e danno (SLICC/ACR-DI) di malattia. Risultati. Sono stati arruolati 50 pazienti (47 donne, 3 uomini; età media 40±11, durata media di malattia 14±8 anni). Quaran- tasei (92) presentavano una storia di impegno articolare sud- divisi nei seguenti sottogruppi; 6 (12) artralgie infiammatorie, 20 (40) almeno un episodio di artrite franca e 20 con artrite persistente che ha condizionato dolore cronico e terapia conti- nuative (artrite clinicamente severa). All’arruolamento, 13 pa- zienti (24) riferivano rigidità mattutina di lunga durata (>30’) e 22 (44) presentavano un impegno articolare attivo; in 13 pazienti (26) erano presenti segni clinici di artrite di mano e/o polso con interessamento prevalente di polso e MCF. Deformità articolari configuranti una artropatia di Jaccoud (Jac- coud’s arthropathy index >5) erano presenti in 5 pazienti (10) ed erosioni radiograficamente evidenziabili sono state osservate in 4 pazienti (8). I valori di Proteina C reattiva sono risultati significativamente superiori nei sottogruppi di pazienti con artrite attiva (p0.02) e artrite severa (p0.03) mentre non abbiamo osservato alcuna differenza in termini di VES o complementemia. Anticorpi an- ti-CCP sono stati rilevati in 3 pazienti (6) tutti con una storia di artrite severa. I valori di ECLAM nei sottogruppi sono ri- sultati sovrapponibili, mentre i pazienti con artrite deformante presentavano un indice di anno più elevato (escludendo dal calcolo dell’ indice l’ item “deforming arthropathy”). Dal punto di vista terapeutico, al momento della valutazione i pazienti con artrite severa assumevano una dose di gluococor- ticoidi superiore (6.3 mg vs 4.3) rispetto agli altri sottogruppi. Conclusioni. Non raramente pazienti con LES possono pre- sentare una artrite severa causa di dolore cronico e disabilità. Questi dati dimostrano che un impegno articolare severo può essere presente anche in assenza di attività di malattia globale ma si associa ad una aumentata richiesta di glucocorticoidi e ad accumulo di danno. Valori di proteina C reattiva persistentemente elevate e positi- vità degli anticorpi anti-CCP sembrano rappresentare dei mar- catori biologici di artrite severa e possono rappresentare un importante ausilio all’identificazione precoce dei pazienti a maggior rischio di sviluppare danni articolari.
2011
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