Il postmodernismo si è esaurito: questo saggio propone di definire ipermoderna la nuova fase, che si è aperta a metà anni Novanta. Essa non segna una frattura violenta con il momento che la precedeva e rivela l’impossibilità sia di uscire dalla logica della modernità, sia di liberarsi da alcune mutazioni che si sono consumate con il postmoderno. La caratterizzano una generalizzata svolta narrativa, negli stessi generi argomentativi e anche al di là dell’egemonia del romanzo; la volontà di distinguere tra fiction e non fiction; il successo dell’autofiction e delle scritture dell’io; il ripensamento del realismo, per effetto dell’invadenza massmediatica; l’emerge di poetiche di documento e di testimonianza; nuove forme di partecipazione civile. Sebbene il centro della ricostruzione sia la letteratura italiana, l’autore considera anche alcuni dei maggiori romanzieri contemporanei di altri paesi.
Ipermodernità: ipotesi per un congedo dal postmoderno
DONNARUMMA, RAFFAELE
2011-01-01
Abstract
Il postmodernismo si è esaurito: questo saggio propone di definire ipermoderna la nuova fase, che si è aperta a metà anni Novanta. Essa non segna una frattura violenta con il momento che la precedeva e rivela l’impossibilità sia di uscire dalla logica della modernità, sia di liberarsi da alcune mutazioni che si sono consumate con il postmoderno. La caratterizzano una generalizzata svolta narrativa, negli stessi generi argomentativi e anche al di là dell’egemonia del romanzo; la volontà di distinguere tra fiction e non fiction; il successo dell’autofiction e delle scritture dell’io; il ripensamento del realismo, per effetto dell’invadenza massmediatica; l’emerge di poetiche di documento e di testimonianza; nuove forme di partecipazione civile. Sebbene il centro della ricostruzione sia la letteratura italiana, l’autore considera anche alcuni dei maggiori romanzieri contemporanei di altri paesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.