Il saggio intende fare il punto della situazione dell'attore-autore, non solo in rapporto al suo percorso artistico (ormai trentennale), ma a quello della cosiddetta Nuova teatralità napoletana. Anche attraverso una conversazione con Enzo Moscato, si indaga la vena lirica di questo cantatore/incantatore, nel suo doppio rivolo "versico" e propriamente musicale. Il colloquio tocca anche la questione dei Teatri Uniti e della loro resistenza o consistenza oggi. D'altra parte, a proposito della sua parallela attività di capocomico-regista nella prospettiva corale che lo ha visto negli ultimi anni riscrivere Goldoni (2007) e riproporre nel 2009 la sua "Pièce noire", l'attore-autore ribadisce di aver funzionato sempre "così, da sistole a diastole", e che non è possibile distinguere il Moscato autore drammaturgo dal suo "discorso attoriale, registico" o "canoro" perché per lui sono "un tutt'uno".
"Sistole e diastole nel teatro di Enzo Moscato: conversazione con l'attore-autore"
BARSOTTI, ANNA
2011-01-01
Abstract
Il saggio intende fare il punto della situazione dell'attore-autore, non solo in rapporto al suo percorso artistico (ormai trentennale), ma a quello della cosiddetta Nuova teatralità napoletana. Anche attraverso una conversazione con Enzo Moscato, si indaga la vena lirica di questo cantatore/incantatore, nel suo doppio rivolo "versico" e propriamente musicale. Il colloquio tocca anche la questione dei Teatri Uniti e della loro resistenza o consistenza oggi. D'altra parte, a proposito della sua parallela attività di capocomico-regista nella prospettiva corale che lo ha visto negli ultimi anni riscrivere Goldoni (2007) e riproporre nel 2009 la sua "Pièce noire", l'attore-autore ribadisce di aver funzionato sempre "così, da sistole a diastole", e che non è possibile distinguere il Moscato autore drammaturgo dal suo "discorso attoriale, registico" o "canoro" perché per lui sono "un tutt'uno".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.