Il saggio prende in esame il ruolo della discrezionalità amministrativa nelle procedure di appalto, che a seconda delle prospettive viene vista come un vincolo o come un'opportunità per i decisori. Ci si concentra in particolare sul "lato oscuro" nell'impiego dei poteri discrezionali, ossia sulle opportunità di impiegare tali poteri decisionali - così come informazioni riservate, e capacità di influenza e "protezione" di lungo periodo - come risorsa di scambio da utilizzare per allocare rendite create in tutte le fasi della procedura di appalto, da quella della programmazione e progettazione della gara, fino a quella successiva all'aggiudicazione, di esecuzione e controllo. Si mostra come la logica che presiede alla formazione di reti di scambio occulto alimentate dalle rendite nel sistema degli appalti siano - a certe condizioni - complementari piuttosto che alternative rispetto alla formazione di cartelli imprenditoriali, i cui partecipanti possono acquistare dagli attori politici burocratici "protezione" dal rischio di defezione e attriti interni.

Il lato oscuro della discrezionalità. Appalti, rendite, corruzione

VANNUCCI, ALBERTO
2011-01-01

Abstract

Il saggio prende in esame il ruolo della discrezionalità amministrativa nelle procedure di appalto, che a seconda delle prospettive viene vista come un vincolo o come un'opportunità per i decisori. Ci si concentra in particolare sul "lato oscuro" nell'impiego dei poteri discrezionali, ossia sulle opportunità di impiegare tali poteri decisionali - così come informazioni riservate, e capacità di influenza e "protezione" di lungo periodo - come risorsa di scambio da utilizzare per allocare rendite create in tutte le fasi della procedura di appalto, da quella della programmazione e progettazione della gara, fino a quella successiva all'aggiudicazione, di esecuzione e controllo. Si mostra come la logica che presiede alla formazione di reti di scambio occulto alimentate dalle rendite nel sistema degli appalti siano - a certe condizioni - complementari piuttosto che alternative rispetto alla formazione di cartelli imprenditoriali, i cui partecipanti possono acquistare dagli attori politici burocratici "protezione" dal rischio di defezione e attriti interni.
2011
Vannucci, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/148271
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