L’evoluzione del turismo che si è verificata in Toscana è in linea con la segmentazione dell’offerta turistica della regione. La Toscana, infatti, appare in grado di intercettare buona parte dei sempre più articolati profili di viaggiatore; così, oltre alle destinazioni del turismo culturale e balneare, se ne sono affiancate, nel tempo, altre quali quelle relative al turismo verde, con le sue specifiche configurazioni di offerta ricettiva (turismo rurale e agriturismo) e di prodotti turistici ( le strade del vino e dell’olio, degli itinerari naturalistici, ecc.). E’ possibile affermare che, in generale, si assiste ad una crescita consistente della capacità attrattiva regionale, mentre a livello sub-regionale, i comuni presentano capacità attrattive diversificate e, ovviamente, la differenziazione regionale della polarità comporta, per ciascuna destinazione, la necessità di interfacciarsi al fenomeno secondo prospettive differenti. L’obiettivo di questo lavoro è quello di classificare i comuni toscani a partire da una valutazione del peso di ciascun comune nel contesto regionale, sia in relazione alla dotazione funzionale dei centri, sia in relazione alla presenza dei turisti negli stessi, seguendo la metodologia sulla polarità urbana di consolidata tradizione nella scuola geografica pisana che, nel caso specifico, viene posta in relazione (nella declinazione proposta da Lemmi nel 1994) ad un’indagine a scala comunale sulle presenze turistiche.

Il turismo in Toscana: evoluzione e caratteri principali di una realtà a forte connotazione territoriale

LEMMI, ENRICA;
2012-01-01

Abstract

L’evoluzione del turismo che si è verificata in Toscana è in linea con la segmentazione dell’offerta turistica della regione. La Toscana, infatti, appare in grado di intercettare buona parte dei sempre più articolati profili di viaggiatore; così, oltre alle destinazioni del turismo culturale e balneare, se ne sono affiancate, nel tempo, altre quali quelle relative al turismo verde, con le sue specifiche configurazioni di offerta ricettiva (turismo rurale e agriturismo) e di prodotti turistici ( le strade del vino e dell’olio, degli itinerari naturalistici, ecc.). E’ possibile affermare che, in generale, si assiste ad una crescita consistente della capacità attrattiva regionale, mentre a livello sub-regionale, i comuni presentano capacità attrattive diversificate e, ovviamente, la differenziazione regionale della polarità comporta, per ciascuna destinazione, la necessità di interfacciarsi al fenomeno secondo prospettive differenti. L’obiettivo di questo lavoro è quello di classificare i comuni toscani a partire da una valutazione del peso di ciascun comune nel contesto regionale, sia in relazione alla dotazione funzionale dei centri, sia in relazione alla presenza dei turisti negli stessi, seguendo la metodologia sulla polarità urbana di consolidata tradizione nella scuola geografica pisana che, nel caso specifico, viene posta in relazione (nella declinazione proposta da Lemmi nel 1994) ad un’indagine a scala comunale sulle presenze turistiche.
2012
Lemmi, Enrica; DE LEO, M.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/152512
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