Il processo di decentramento dell’offerta universitaria, dettato dal rapporto fra domanda di istruzione universitaria e offerta didattica degli atenei, è stato di recente soggetto a rapidi fenomeni di cambiamento, come evidenziato dalla geografia delle nuove polarità universitarie. Per cogliere la configurazione attuale del sistema universitario italiano è risultato indispensabile valutare il generale abbassamento della soglia localizzativa del servizio, al fine di individuare dinamiche di riequilibrio territoriale e competizione fra le varie sedi; processi entrambi attivi nel ristrutturare il rapporto fra Università e territorio. La carta delle aree di attrazione delle università italiane (Lemmi, De Leo, 2007) -punto di partenza dell’indagine- risponde all’esigenza di individuare le principali polarità universitarie e l’estensione delle relative aree di influenza. Tale metodologia, successivamente integrata da categorie analitiche per singola provincia -la percentuale di studenti pendolari e il saldo- (Lemmi, De Leo, 2008), è stata qui utilizzata per analizzare il comportamento delle «province autocontenute», in grado di contenere i propri flussi in uscita. In sintesi, deve essere sottolineato da un lato un sistema dell’offerta universitaria ancora strutturato secondo una gerarchia determinata dalle grandi polarità storiche e, dall’altro, una complessificazione delle relazioni fra i centri universitari, in cui il ruolo delle province autocontenute -come confermato dall’analisi degli immatricolati all’a.a. 2007-08- va delineandosi ulteriormente come volano del riequilibrio territorial
Il processo di decentramento dell'offerta universitaria italiana. Il ruolo delle "province autocontenute" negli spazi polarizzati dai grandi atenei
LEMMI, ENRICA;
2012-01-01
Abstract
Il processo di decentramento dell’offerta universitaria, dettato dal rapporto fra domanda di istruzione universitaria e offerta didattica degli atenei, è stato di recente soggetto a rapidi fenomeni di cambiamento, come evidenziato dalla geografia delle nuove polarità universitarie. Per cogliere la configurazione attuale del sistema universitario italiano è risultato indispensabile valutare il generale abbassamento della soglia localizzativa del servizio, al fine di individuare dinamiche di riequilibrio territoriale e competizione fra le varie sedi; processi entrambi attivi nel ristrutturare il rapporto fra Università e territorio. La carta delle aree di attrazione delle università italiane (Lemmi, De Leo, 2007) -punto di partenza dell’indagine- risponde all’esigenza di individuare le principali polarità universitarie e l’estensione delle relative aree di influenza. Tale metodologia, successivamente integrata da categorie analitiche per singola provincia -la percentuale di studenti pendolari e il saldo- (Lemmi, De Leo, 2008), è stata qui utilizzata per analizzare il comportamento delle «province autocontenute», in grado di contenere i propri flussi in uscita. In sintesi, deve essere sottolineato da un lato un sistema dell’offerta universitaria ancora strutturato secondo una gerarchia determinata dalle grandi polarità storiche e, dall’altro, una complessificazione delle relazioni fra i centri universitari, in cui il ruolo delle province autocontenute -come confermato dall’analisi degli immatricolati all’a.a. 2007-08- va delineandosi ulteriormente come volano del riequilibrio territorialI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.