Negli anni sessanta, rielaborando la propria autobiografia in una logica esistenziale, Elsa Morante tace sui suoi effettivi esordi editoriali, preferendo alimentare il mito dell'enfant prodige, della bambina autrice precoce di fiabe e filastrocche, prodotte in gran quantità e pubblicate (a pagamento) sui giornaletti infantili. I contributi per la rivista «L'Eroica», editi già qualche anno prima di tale materiale per fanciulli, mostrano invece un'adolescenziale e volitiva scrittrice tutt'altro che ingenua e puerile.

Elsa Morante e "L'Eroica"

BARDINI, MARCO
2012-01-01

Abstract

Negli anni sessanta, rielaborando la propria autobiografia in una logica esistenziale, Elsa Morante tace sui suoi effettivi esordi editoriali, preferendo alimentare il mito dell'enfant prodige, della bambina autrice precoce di fiabe e filastrocche, prodotte in gran quantità e pubblicate (a pagamento) sui giornaletti infantili. I contributi per la rivista «L'Eroica», editi già qualche anno prima di tale materiale per fanciulli, mostrano invece un'adolescenziale e volitiva scrittrice tutt'altro che ingenua e puerile.
2012
Bardini, Marco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/159193
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