Nel corso del Novecento, la questione dei fabbisogni abitativi, già posta nell’Ottocento, diviene centrale; il tema della casa economica e del quartiere popolare assumono un ruolo fondamentale nella riflessione e nella ricerca progettuale. L'Ottocento è un secolo di grandi trasformazioni urbanistiche, in cui demolizioni e ricostruzioni nel tessuto urbano storico sono le facce di una stessa medaglia. Nel 1903 viene approvata la legge Luzzatti per gli Istituti case popolari che avviano faticosamente la loro attività nelle città più importanti fra il 1903 e il 1908. Nasce la Società Livornese per le Case Popolari, la cui costituzione verrà redatta nel 1906. Inizialmente gli interventi dell’Istituto mirano a risolvere la crisi degli alloggi delle classi medie, ma ancora nessuno di questi provvede a soddisfare le esigenze delle classi più umili. Lo scoppio della guerra mondiale, l’ingresso dell’Italia nel conflitto, rappresenta una fase di stasi edilizia. Il dibattuto progetto di risanamento del centro cittadino, auspicato fin dal 1866 e già in parte avviato attraverso importanti demolizioni, si fa più incisivo con l’avvento del regime fascista. A Livorno acquista sempre maggiore evidenza il dibattito sull’edilizia popolare e sulla pianificazione urbana in relazione alla sistemazione del centro. Un’attenzione particolare merita l’architetto romano Ghino Venturi, a Livorno fin dal 1929 impegnato nella costruzione di grandi opere pubbliche, che progetta i quartieri dell’Istituto case popolari nella zona di via Fabio Filzi (poi “Shangai”), della ex Barriera Fiorentina (poi Barriera Garibaldi), in via Alessandro Pannocchia, in via del Marzocco e in via Nicola Tacchinardi. Scoppia il secondo conflitto mondiale al termine del quale “Livorno è ferita a morte” e anche “i quartieri popolari sono squarciati ovunque”, l’Icp labronico ha perso almeno un terzo del suo patrimonio edilizio. Nel secondo dopoguerra l’edilizia popolare ricopre un ruolo de¬terminante e definisce il modello di crescita della città labronica. L’edilizia pubblica sovvenzionata, sotto il pungolo dell’urgenza, appronta un consistente nucleo di alloggi minimi, i quartieri Corea e Sorgenti, nei pressi del cimitero comunale oltre l’Aurelia, che sono in continuità con il quartiere Shangai e il quartiere Barriera Garibaldi. A Livorno con il primo consistente e diffuso program¬ma di edificazione di case e quartieri popolari, il piano INA Casa, il quartiere nella località Sorgenti, completamento del primo nucleo residenziale già costruito, e il quartiere di Coteto. Nel 1958 il Comitato Interministeriale per l’Edilizia Popolare (C.E.P.) decide di realizzare il quartiere “La Rosa-Stadio” situato lungo la strada statale Aurelia, cioè lungo una direttrice verso sud diversa da quella ormai consolidata fin dagli anni Trenta.

Primato livornese: edilizia popolare d’autore (Leghorn primacy: architectural public housing)

ULIVIERI, DENISE
2012-01-01

Abstract

Nel corso del Novecento, la questione dei fabbisogni abitativi, già posta nell’Ottocento, diviene centrale; il tema della casa economica e del quartiere popolare assumono un ruolo fondamentale nella riflessione e nella ricerca progettuale. L'Ottocento è un secolo di grandi trasformazioni urbanistiche, in cui demolizioni e ricostruzioni nel tessuto urbano storico sono le facce di una stessa medaglia. Nel 1903 viene approvata la legge Luzzatti per gli Istituti case popolari che avviano faticosamente la loro attività nelle città più importanti fra il 1903 e il 1908. Nasce la Società Livornese per le Case Popolari, la cui costituzione verrà redatta nel 1906. Inizialmente gli interventi dell’Istituto mirano a risolvere la crisi degli alloggi delle classi medie, ma ancora nessuno di questi provvede a soddisfare le esigenze delle classi più umili. Lo scoppio della guerra mondiale, l’ingresso dell’Italia nel conflitto, rappresenta una fase di stasi edilizia. Il dibattuto progetto di risanamento del centro cittadino, auspicato fin dal 1866 e già in parte avviato attraverso importanti demolizioni, si fa più incisivo con l’avvento del regime fascista. A Livorno acquista sempre maggiore evidenza il dibattito sull’edilizia popolare e sulla pianificazione urbana in relazione alla sistemazione del centro. Un’attenzione particolare merita l’architetto romano Ghino Venturi, a Livorno fin dal 1929 impegnato nella costruzione di grandi opere pubbliche, che progetta i quartieri dell’Istituto case popolari nella zona di via Fabio Filzi (poi “Shangai”), della ex Barriera Fiorentina (poi Barriera Garibaldi), in via Alessandro Pannocchia, in via del Marzocco e in via Nicola Tacchinardi. Scoppia il secondo conflitto mondiale al termine del quale “Livorno è ferita a morte” e anche “i quartieri popolari sono squarciati ovunque”, l’Icp labronico ha perso almeno un terzo del suo patrimonio edilizio. Nel secondo dopoguerra l’edilizia popolare ricopre un ruolo de¬terminante e definisce il modello di crescita della città labronica. L’edilizia pubblica sovvenzionata, sotto il pungolo dell’urgenza, appronta un consistente nucleo di alloggi minimi, i quartieri Corea e Sorgenti, nei pressi del cimitero comunale oltre l’Aurelia, che sono in continuità con il quartiere Shangai e il quartiere Barriera Garibaldi. A Livorno con il primo consistente e diffuso program¬ma di edificazione di case e quartieri popolari, il piano INA Casa, il quartiere nella località Sorgenti, completamento del primo nucleo residenziale già costruito, e il quartiere di Coteto. Nel 1958 il Comitato Interministeriale per l’Edilizia Popolare (C.E.P.) decide di realizzare il quartiere “La Rosa-Stadio” situato lungo la strada statale Aurelia, cioè lungo una direttrice verso sud diversa da quella ormai consolidata fin dagli anni Trenta.
2012
Ulivieri, Denise
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/159466
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact