Les modes musicaux appliqués à la peinture entre la fin du XVIIIe et le début du XIXe : une remise en question de la mimésis ?

Il saggio affronta il tema del rapporto tra pittura e musica tra la fine de Settecento e i primi dell'Ottocento concentrandosi sui tentativi svolti da artisti e teorici come Mengs, Dutens e Paillot de Montabert di trasporre il sistema musicale antico dei "modi" in pittura. I modi nella musica greca erano delle gamme di suoni ciascuna della quali suscitava determinate idee e sentimenti (gioia, melanconia etc.). Poussin fu il primo ad abbozzare l'idea di trasporre il principio dei modi musicali in pittura, volendo far corrispondere a un determinato soggetto determinate scelte stilistiche (linee, forme, colori) adatte a ad esso. Mentre per Poussin si trattava di una esigenza di decorum, gli autori citati sopra ripresero l'idea in una prospettiva "linguistica", tesa a rivendicare la capacità che hanno i mezzi della pittura di costituirsi come segni espressivi, capaci di suscitare precise idee e sentimenti, ed in cui il valore del soggetto risulta ridimensionato.