L'area in studio si sviluppa per oltre 25. kmq in sinistra del F.Cecina (Toscana sud-occidentale) tra i borghi di Casale M.mo (PI) e Bibbona (LI). Si tratta di un territorio di basse colline esposte a occidente organizzate in due sistemi subparalleli, di direzione N-S, di cui l'anteriore, che fronteggia la costa, costituito da dolci rilievi argillosi intensamente coltivati e il posteriore,alle spalle, da rilievi più aspri rivestiti da fittissima macchia mediterranea. Le suggestioni paesaggistiche sono inversamente proporzionali alla qualità delle esposizioni geologiche che, come in tutta la Toscana sud-occidentale è negativamente condizionata dalla bassissima densità degli affioramenti, per di pìù di estensione molto ridotta.· · L'assenza di esposizioni panoramiche obbliga, per la costruzione della carta geologica, a rilevanti operazioni di interpolazione il cui grado di soggettività può essere ridotto vincolando il rilevamento geologico ai dati analitici rilevabili a scala mesoscopica e/o microscopica. Nel caso in studio, per la posizione molto elevata del livello strutturale, l'analisi alla mesoscala interessa da un lato la· geometria delle superfici di stratificazione e dall'altro la deformazione, a carattere fragile dominante (faglie). A monte di queste procedure di analisi strettamente integrate al rilevamento geologico, si pone la scelta, che giudichiamo irrinunciabile, di ubicare e delimitare in carta i singoli affioramenti. Il livello strutturale in studio è costituito da un substrato di unità alloctone polideformate a dominante argillosa derivanti, almeno parzialmente, da un dominio a crosta oceanica (Liguridi) e da una copertura discordante (Neoautoctono Auctt) prevalentemente clastica del Tortoniano sup.Pleistocene inf. In contrapposizione ai modelli dominanti, che ammettono nell'alto Neogene, sul margine tirreni co, una tettonica estensionale, dal nostro studio emerge l'esistenza di un thrust system, a vergenza orientale, che deforma la Formazione Fluvio-lacustre (Tortoniano sup.Messiniano inf), confinato tra due superfici di scollamento (interfaccia Liguridi-Neoautoctono e base dei Gessi messiniani) costituito da faglie inverse a geometria sigmoide di direzione da N 140 a N 20 immergenti a S e SW. L'interpretazione del thrust system, che presenta geometria a hinterland dipping duplex, è guidata dal riconoscimento di zone di taglio rilevate alla mesoscala a carico dei conglomerati della Fm. Fluvio -lacustre e da ripetute anomalie stratigrafiche interne alla formazione stessa. Particolare importanza riveste la ripetizione di serie del Botro delle Calcinaie sottolineata da una "~uola" di materiali liguri alla base della successione conglomeratica m10cemca sovrascorsa. Alla strutturazione del thrust system si sovrappone una seconda fase compressiva a carattere plicativo con pieghe submeridiane, vergenti ad ovest, che deformano solidalmente le superfici sedimentarie (stratificazione) e le faglie inverse (link thrust?) del thrust system stesso . La terza fase tettonica, a carattere fragile, è espressa da un sistema di faglie subverticali, di direzione intorno a N 11 O, per il quale è ammissibile un movimento trascorrente destro; per la faglia principale del sistema (Faglia di Casale M.mo) è stata riconosciuta, anche a scala mesoscopica, un'attività da faglia normale, probabilmente pleistocenica, successiva al movimento trascorrente. Sul piano stratigrafico gli elementi di maggiore interesse sono rappresentati dalla risoluzione in membri e litofacies della Fm. Fluvio-lacustre che ha evidenziato le anomalie stratigrafiche interpretate come duplicazioni tettoni.che del thrust system.

La struttura del "Neoautoctono" (Miocene sup-Pleistocene inf) della bassa val di Cecina, in Toscana (f° 294 cecina)

SARTI, GIOVANNI;
2000-01-01

Abstract

L'area in studio si sviluppa per oltre 25. kmq in sinistra del F.Cecina (Toscana sud-occidentale) tra i borghi di Casale M.mo (PI) e Bibbona (LI). Si tratta di un territorio di basse colline esposte a occidente organizzate in due sistemi subparalleli, di direzione N-S, di cui l'anteriore, che fronteggia la costa, costituito da dolci rilievi argillosi intensamente coltivati e il posteriore,alle spalle, da rilievi più aspri rivestiti da fittissima macchia mediterranea. Le suggestioni paesaggistiche sono inversamente proporzionali alla qualità delle esposizioni geologiche che, come in tutta la Toscana sud-occidentale è negativamente condizionata dalla bassissima densità degli affioramenti, per di pìù di estensione molto ridotta.· · L'assenza di esposizioni panoramiche obbliga, per la costruzione della carta geologica, a rilevanti operazioni di interpolazione il cui grado di soggettività può essere ridotto vincolando il rilevamento geologico ai dati analitici rilevabili a scala mesoscopica e/o microscopica. Nel caso in studio, per la posizione molto elevata del livello strutturale, l'analisi alla mesoscala interessa da un lato la· geometria delle superfici di stratificazione e dall'altro la deformazione, a carattere fragile dominante (faglie). A monte di queste procedure di analisi strettamente integrate al rilevamento geologico, si pone la scelta, che giudichiamo irrinunciabile, di ubicare e delimitare in carta i singoli affioramenti. Il livello strutturale in studio è costituito da un substrato di unità alloctone polideformate a dominante argillosa derivanti, almeno parzialmente, da un dominio a crosta oceanica (Liguridi) e da una copertura discordante (Neoautoctono Auctt) prevalentemente clastica del Tortoniano sup.Pleistocene inf. In contrapposizione ai modelli dominanti, che ammettono nell'alto Neogene, sul margine tirreni co, una tettonica estensionale, dal nostro studio emerge l'esistenza di un thrust system, a vergenza orientale, che deforma la Formazione Fluvio-lacustre (Tortoniano sup.Messiniano inf), confinato tra due superfici di scollamento (interfaccia Liguridi-Neoautoctono e base dei Gessi messiniani) costituito da faglie inverse a geometria sigmoide di direzione da N 140 a N 20 immergenti a S e SW. L'interpretazione del thrust system, che presenta geometria a hinterland dipping duplex, è guidata dal riconoscimento di zone di taglio rilevate alla mesoscala a carico dei conglomerati della Fm. Fluvio -lacustre e da ripetute anomalie stratigrafiche interne alla formazione stessa. Particolare importanza riveste la ripetizione di serie del Botro delle Calcinaie sottolineata da una "~uola" di materiali liguri alla base della successione conglomeratica m10cemca sovrascorsa. Alla strutturazione del thrust system si sovrappone una seconda fase compressiva a carattere plicativo con pieghe submeridiane, vergenti ad ovest, che deformano solidalmente le superfici sedimentarie (stratificazione) e le faglie inverse (link thrust?) del thrust system stesso . La terza fase tettonica, a carattere fragile, è espressa da un sistema di faglie subverticali, di direzione intorno a N 11 O, per il quale è ammissibile un movimento trascorrente destro; per la faglia principale del sistema (Faglia di Casale M.mo) è stata riconosciuta, anche a scala mesoscopica, un'attività da faglia normale, probabilmente pleistocenica, successiva al movimento trascorrente. Sul piano stratigrafico gli elementi di maggiore interesse sono rappresentati dalla risoluzione in membri e litofacies della Fm. Fluvio-lacustre che ha evidenziato le anomalie stratigrafiche interpretate come duplicazioni tettoni.che del thrust system.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/161396
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