In questa nota è stato eseguito un confronto fra alcuni modelli, fra i più diffusi nella pratica progettuale, per modellizzare le svolte a sinistra permesse nelle intersezioni semaforizzate. Sono stati osservati i risultati ottenuti per il ritardo medio, e di conseguenza per il livello di servizio, all’aumentare della portata di svolta permessa (portata denominata “opposed”) e della portata che si oppone alla svolta (portata denominata “opposing”). Sono stati considerati: un modello di tipo empirico-sperimentale e due modelli di tipo comportamentale. E’ stato inoltre effettuato un confronto, sempre con riguardo al ritardo medio ed al livello di servizio, fra le modellizzazioni delle svolte a sinistra permesse contenute nelle ultime revisioni del Manuale della Capacità. E’ stata infine osservata la sensibilità dei risultati di una assegnazione di equilibrio ad una rete di trasporto urbana reale rispetto all’uso di differenti modelli per le svolte a sinistra permesse. Nella rete considerata nella nota le intersezioni erano rappresentate in modo dettagliato e le funzioni di costo delle svolte a sinistra permesse erano di tipo “non separabile”. Dai risultati ottenuti nella nota si rileva una notevole sensibilità del ritardo medio, e perciò del livello di servizio, nel caso del problema del controllo classico: portate invarianti rispetto al settaggio (“traffic signal setting model”). Nel caso invece del problema dell’assegnazione, con riguardo all’esempio considerato, in cui gli archi di svolta a sinistra permessa avevano gradi di saturazione particolarmente bassi e non erano molto numerosi, si può concludere che: la modellizzazione delle svolte a sinistra permesse non è in grado di determinare un giudizio globalmente differente sulla qualità del progetto nel suo complesso, né a ridistribuire sensibilmente i flussi nella rete.
Alcune osservazioni sulla modellizzazione del ritardo medio per le correnti di svolta a sinistra permesse nelle intersezioni semaforizzate
LUPI, MARINO
2000-01-01
Abstract
In questa nota è stato eseguito un confronto fra alcuni modelli, fra i più diffusi nella pratica progettuale, per modellizzare le svolte a sinistra permesse nelle intersezioni semaforizzate. Sono stati osservati i risultati ottenuti per il ritardo medio, e di conseguenza per il livello di servizio, all’aumentare della portata di svolta permessa (portata denominata “opposed”) e della portata che si oppone alla svolta (portata denominata “opposing”). Sono stati considerati: un modello di tipo empirico-sperimentale e due modelli di tipo comportamentale. E’ stato inoltre effettuato un confronto, sempre con riguardo al ritardo medio ed al livello di servizio, fra le modellizzazioni delle svolte a sinistra permesse contenute nelle ultime revisioni del Manuale della Capacità. E’ stata infine osservata la sensibilità dei risultati di una assegnazione di equilibrio ad una rete di trasporto urbana reale rispetto all’uso di differenti modelli per le svolte a sinistra permesse. Nella rete considerata nella nota le intersezioni erano rappresentate in modo dettagliato e le funzioni di costo delle svolte a sinistra permesse erano di tipo “non separabile”. Dai risultati ottenuti nella nota si rileva una notevole sensibilità del ritardo medio, e perciò del livello di servizio, nel caso del problema del controllo classico: portate invarianti rispetto al settaggio (“traffic signal setting model”). Nel caso invece del problema dell’assegnazione, con riguardo all’esempio considerato, in cui gli archi di svolta a sinistra permessa avevano gradi di saturazione particolarmente bassi e non erano molto numerosi, si può concludere che: la modellizzazione delle svolte a sinistra permesse non è in grado di determinare un giudizio globalmente differente sulla qualità del progetto nel suo complesso, né a ridistribuire sensibilmente i flussi nella rete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.