Il saggio prende in considerazione la dimensione spaziale in “Melmoth the Wanderer” di C.R. Maturin , analizzandovi la fenomenologia e le funzioni degli elementi topologici. In accordo con gli stilemi tipici del genere gotico, di cui “Melmoth” si configura come vera e propria summa, nel romanzo i luoghi sono riconducibili a polarizzazioni del tipo chiuso-aperto, interno-esterno, alto-basso, verticale-orizzontale, che tuttavia trascendono la mera dimensione spaziale, rimandando a concetti di tipo etico e ideologico. Il movimento vorticoso che il romanzo innesca nel suo disorientante susseguirsi e intersecarsi di piani diegetici e ontologici oggettiva la condizione d’intrappolamento del protagonista e delle sue vittime, coinvolgendo il lettore stesso in una vertigine che è metafora del dolore e della frustrazione della condizione umana.
From Region to Region: gli spazi del gotico in "Melmoth the Wanderer" di C. R. Maturin
FERRARI, ROBERTA
1999-01-01
Abstract
Il saggio prende in considerazione la dimensione spaziale in “Melmoth the Wanderer” di C.R. Maturin , analizzandovi la fenomenologia e le funzioni degli elementi topologici. In accordo con gli stilemi tipici del genere gotico, di cui “Melmoth” si configura come vera e propria summa, nel romanzo i luoghi sono riconducibili a polarizzazioni del tipo chiuso-aperto, interno-esterno, alto-basso, verticale-orizzontale, che tuttavia trascendono la mera dimensione spaziale, rimandando a concetti di tipo etico e ideologico. Il movimento vorticoso che il romanzo innesca nel suo disorientante susseguirsi e intersecarsi di piani diegetici e ontologici oggettiva la condizione d’intrappolamento del protagonista e delle sue vittime, coinvolgendo il lettore stesso in una vertigine che è metafora del dolore e della frustrazione della condizione umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.